Poco sopra a casa mia c'è una collina con un piccolo bosco di betulle. Da quella collina si vede il mondo e se chiudi gli occhi e ascolti attentamente, senti l'anima dell'universo che ti parla e il vento che ti accarezza il cuore...
domenica 9 febbraio 2014
Cambio di prospettiva 4
Cambiare prospettiva può aiutare a percepire e riconoscere i limiti. Di se stessi e degli altri.
Dall'interno della mia gabbia cambiare prospettiva serve a ben poco. Invece dalla tua magnifica collina di betulle, cambiare prospettiva ridipinge il mondo a colori e rende il mondo stupendo. Sei diventata davvero una splendida artista. Buona domenica. Ciao
molto significativa questa foto e anche la tua riflessione. La leggo anche come un doppio sbarramento oltre il quale non passano ne le piccolezze (la rete) ne le cose grandi (i pali ) inquietante ma a volte dolorosamente vero .........buona domenica gio
Ciao Gio, un bel complemento la tua riflessione. È proprio come dici tu. A volte anche le cose piccolo, se le si lascia passare possono creare un disagio...
Una demarcazione, un confine, l'espressione del senso di proprietà e di appartenenza questa foto mi indica il "di qua" fortemente volutoche è dimostrato dal gran numero di pali e reti e filo spinato, Mi viene alla mente il referendum svizzero sugli immigrati che non vogliono e l'attenzione che avranno alle frontiere a evitare ingressi indesiderati.
Caro Massimo, è vero, questa foto oggi ha un significato del tutto diverso, alla luce delle votazioni di ieri. Io ho votato di no, per ragionevolezza. Di "pancia" avrei votato di si. E mai nella mia vita mi sono espressa in maniera negative nei confronti di questa tematica. Ma quello che sta succedendo in Ticino non è più sostenibile. E non soltanto per chi vive qui, ma anche per le persone che entrano ogni giorno dalla Lombardia a lavorare nelle zone di frontiera. I datori di lavoro sfruttano la crisi che c'è in Italia per abbassare I salari. E alla fine ci rimettiamo tutti. Noi che non riusciamo più a vivere con gli stipendi minimi. Gli italiani che vengono strumentalizzati giocando sul loro bisogno di lavorare. E bada bene, molti (non solo, ci sono anche svizzeri) di questi datori di lavoro sono italiani che hanno trasferito in Ticino le loro aziende, portandole via dall'Italia. Insomma, bisogna intervenire. Certo questo referendum non è la soluzione adatta e creerà altri grossi problem.
Dall'interno della mia gabbia cambiare prospettiva serve a ben poco.
RispondiEliminaInvece dalla tua magnifica collina di betulle, cambiare prospettiva ridipinge il mondo a colori e rende il mondo stupendo.
Sei diventata davvero una splendida artista.
Buona domenica.
Ciao
Grazie Gianni. Spero lo stesso che con la tua immaginazione tu possa aprire le sbarre della tua gabbia... e poi potrai venirmi a trovare.
EliminaBuona settimana
Cinzia
Questi cambi di prospettiva sono sempre più belli.
RispondiEliminaAngela
Grazie Angela! Sono un po' preoccupata perché spero di riuscire ad andare avanti e trovare ogni settimana una nuova prospettiva...
Elimina....quest'angolazione mipiaceunsacco....
RispondiEliminafrancesca
Bella nè? Buona settimana Francesca!
Eliminamolto significativa questa foto e anche la tua riflessione. La leggo anche come un doppio sbarramento oltre il quale non passano ne le piccolezze (la rete) ne le cose grandi (i pali ) inquietante ma a volte dolorosamente vero .........buona domenica
RispondiEliminagio
Ciao Gio, un bel complemento la tua riflessione. È proprio come dici tu. A volte anche le cose piccolo, se le si lascia passare possono creare un disagio...
EliminaGrazie del tuo contributo, buona settimana
Cinzia
Ti voto :-)
RispondiEliminaMi voti??? per cosa?
Eliminaciao Loretta, buona settimana!
Una demarcazione, un confine, l'espressione del senso di proprietà e di appartenenza
RispondiEliminaquesta foto mi indica il "di qua" fortemente volutoche è dimostrato dal gran numero di pali e reti e filo spinato,
Mi viene alla mente il referendum svizzero sugli immigrati che non vogliono e l'attenzione che avranno alle frontiere a evitare ingressi indesiderati.
Caro Massimo, è vero, questa foto oggi ha un significato del tutto diverso, alla luce delle votazioni di ieri. Io ho votato di no, per ragionevolezza. Di "pancia" avrei votato di si. E mai nella mia vita mi sono espressa in maniera negative nei confronti di questa tematica. Ma quello che sta succedendo in Ticino non è più sostenibile. E non soltanto per chi vive qui, ma anche per le persone che entrano ogni giorno dalla Lombardia a lavorare nelle zone di frontiera. I datori di lavoro sfruttano la crisi che c'è in Italia per abbassare I salari. E alla fine ci rimettiamo tutti. Noi che non riusciamo più a vivere con gli stipendi minimi. Gli italiani che vengono strumentalizzati giocando sul loro bisogno di lavorare. E bada bene, molti (non solo, ci sono anche svizzeri) di questi datori di lavoro sono italiani che hanno trasferito in Ticino le loro aziende, portandole via dall'Italia.
EliminaInsomma, bisogna intervenire. Certo questo referendum non è la soluzione adatta e creerà altri grossi problem.
Belle le tue considerazioni Massimo!
Questa palizzata con doppia rete e filo spinato mi dice che oltre non puoi e non devi andare
RispondiEliminaCiao
Si, ma cambiando prospettiva puoi vedere altre strade...piene di <3
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