Leggo (e traduco al volo) dalla rivista
Weleda, Werde: il nome Iris deriva dal greco eiro, che signifa
“unire”. Secondo la mitologia greca, l'iris assorbe l'acqua dal
suolo per nutrire le nuvole. Dando così origine all'arcobaleno, che
unisce il cielo con la terra.
L'iris cresce sia in terreni
argillosi, che in terreni asciutti di alta montagna. Tra le sue
particolarità c'è quella di equilibrare secco e umidità. Infatti
il robusto rizoma è in grado di apportare alla pianta l'umidità
necessaria o di sottrarla e immagazzinarla. Gli estratti di questa
radice vengono pertanto utilizzati per la regolazione dei liquidi e
dei lipidi della nostra pelle.
L'iris cresce in tutti i
continenti e oggi se ne contano oltre 250 varietà selvatiche. È
possibile ammirarne tutta la bellezza e la vasta gamma di colori
nel “Giardino dell'iris” a Firenze, oppure al Château deVuillerens in Svizzera.