Ho scritto questo post verso la fine di agosto. Rileggendolo ho pensato che a volte è importante scrivere ciò che succede, come ci sentiamo, annotare anche le decisioni prese perché aiuta a non dimenticare. Cosa che io invece tendo a fare. Troppo spesso.
Ho già accennato al fatto che per me questa estate è stata difficile e caratterizzata da decisioni drastiche, da delusioni, da esperienze dolorose per me e per la mia famiglia. Ho ripreso le sedute con la mia consulente Voice Dialogue e quando mi ha chiesto com'era andata in questi mesi, le ho detto "È stata un'estate di merda". Testualmente... Poi però, riflettendoci, ho iniziato a elencare anche gli aspetti positivi emersi da tutti questi vissuti, perché davvero posso dire che ognuna di queste esperienze ha portato anche una crescita, un'evoluzione o, come minimo, un cambiamento utile.
Certo, avrei preferito stare bene e basta. Avrei preferito non viverle proprio certe esperienze, avrei voluto vivere un'estate serena, divertente e rilassante. Ma così non è stato; quindi, tanto vale vederne almeno gli aspetti utili, quelli che mi permettono di proseguire, di alzarmi al mattino e dirmi che la vita va avanti e che sono felice comunque, anche se devo trovare soluzioni diverse, rivedere i programmi, imparare a osservare senza dire niente.
Forse è questo l'insegnamento più importante per me. Il fatto di essere finalmente capace di osservare e non fare o dire niente. Lasciare che le cose avvengano perché forse è giusto così. Ho capito bene, finalmente, che non posso e non devo sempre prevenire mediare risolvere proteggere evitare migliorare insegnare .... Anzi, ogni tanto devo proprio stare zitta e ferma. Anche se avrei delle soluzioni, se vedo già cosa sta per arrivare o succedere se prevedo guai e difficoltà .... Non devo proprio farmi carico dei problemi degli altri, anche perché così evito passi falsi, fraintendimenti e malintesi, evito di ferire a mia volta, di invadere spazi che non sono miei.
Non è stato facile, ma penso di averlo capito bene. Lasciare andare. E pensare di più a me stessa. Soprattutto.