Era tanto che non acquistavo più una rivista femminile. Di solito leggo libri o riviste di giardinaggio. Ma avevo bisogno di staccare e di un po' di "leggerezza" (ultimamente ho letto libri piuttosto impegnativi e pesantucci); ho comprato "Brigitte", una rivista tedesca, e ho trovato alcuni begli articoli. In uno in particolare c'erano dei consigli davvero carini per la fine/l'inizio dell'anno, consigli utili per avere più energia (quanto ne avrei bisogno!). Tra tutti quello che desidero condividere con voi è questo:
Contate alla fine della giornata i momenti in cui vi siete sentiti particolarmente bene e scriveteli. Dovrebbero essere almeno cinque. Per esempio: dopo aver fatto jogging, durante la telefonata con un'amica (un amico)... Questi diari della positività modificano a lungo termine il nostro modo di percepire la vita.
Una ricerca del prof. Robert Emmons dell'University of California ha confermato che questo approccio aumenta l'energia, l'entusiasmo, l'attenzione e l'ottimismo; e tutto questo ci aiuta ad avvicinarci sempre più ai nostri obiettivi personali.
Domani andrò a comprarmi uno di quei meravigliosi quadernetti Moleskin che adoro (e che ora ci sono anche in tanti bei colori, fino a poco tempo fa solo neri e beige). E vorrei davvero riuscire a seguire questo consiglio, in fondo semplice, perché credo profondamente in questo approccio. Senza per questo banalizzare i problemi, le preoccupazioni, le sofferenze che nella vita possiamo incontrare. Ma è solo la positività che ci aiuterà ad affrontarli e a superarli.
Poco sopra a casa mia c'è una collina con un piccolo bosco di betulle. Da quella collina si vede il mondo e se chiudi gli occhi e ascolti attentamente, senti l'anima dell'universo che ti parla e il vento che ti accarezza il cuore...
lunedì 30 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
Solstizio - un tramonto incredibile
Sabato 21, stavo tornando da un primo giro di acquisti natalizi, ho visto il cielo che si stava aprendo a ovest. Una sottile striscia dorata tagliava lo spesso strato di nuvole grigie all'orizzonte. Ho accelerato per non perdermi il tramonto che si stava annunciando, e riuscire ad arrivare a casa in tempo, recuperare la macchina fotografica e ripartire verso la vetta. Così ho fatto e nella fretta ho anche travolto il cartello con l'assurdo divieto di sosta che hanno piazzato I miei vicini di casa (ben gli sta!)
Arrivata in vetta, lo spettacolo che si presentava era da togliere il fiato. Quanto sono grata alla vita per concedermi momenti come questi?!
Non c'era tempo per piazzare il cavalletto, ho fatto quello che potevo con I mezzi a mia disposizione, sia tecnici che miei personali.
Non sono del tutto riuscita a catturare la luca spettacolare che mutava di sencondo in secondo. A un certo punto dei raggi color porpora si sono posati su tutto il paesaggio avvolgendolo in una nebbiolina rosa intenso.
Difficile anche da descrivere, ma quella luce illuminava gli angoli più remote creando un'atmosfera fiabesca.
Arrivata in vetta, lo spettacolo che si presentava era da togliere il fiato. Quanto sono grata alla vita per concedermi momenti come questi?!
Non c'era tempo per piazzare il cavalletto, ho fatto quello che potevo con I mezzi a mia disposizione, sia tecnici che miei personali.
Difficile anche da descrivere, ma quella luce illuminava gli angoli più remote creando un'atmosfera fiabesca.
È stato uno spettacolo fino alla fine, fino a quando era quasi buio. Un dono dell'universo per il solstizio d'inverno. E ora si va verso la primavera.
sabato 21 dicembre 2013
martedì 17 dicembre 2013
Il giorno più corto
Stasera, uscendo dall'ufficio dopo poco le cinque, mi sembrava che fosse meno buio del solito. In teoria, le giornate si accorciano fino al 21 dicembre. Ma nel passato c'era il detto "Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia". E quindi io mi chiedo se magari davvero oggi c'era un po' più di luce...
Già solo quella sensazione e il pensiero che, comunque sia, tra pochi giorni le ore di luce aumenteranno, mi ha colmato di gioia e messo di buon umore.
So bene che l'inverno deve ancora arrivare, che arriveranno anche la neve e il freddo, più di adesso, ma le giornate saranno più lunghe, più chiare e ci sarà più luce, in tutti i sensi!
Intanto il cielo in questi giorni offre spettacoli come questi.
Già solo quella sensazione e il pensiero che, comunque sia, tra pochi giorni le ore di luce aumenteranno, mi ha colmato di gioia e messo di buon umore.
So bene che l'inverno deve ancora arrivare, che arriveranno anche la neve e il freddo, più di adesso, ma le giornate saranno più lunghe, più chiare e ci sarà più luce, in tutti i sensi!
Intanto il cielo in questi giorni offre spettacoli come questi.
A nord-ovest
A sud-ovest
A sud-est
domenica 15 dicembre 2013
Nella prossima vita ...
... farò un altro lavoro. Un lavoro che mi
porti più a contatto con la natura. Un lavoro più manuale e
creativo. Ora di idee ne avrei molte. Dal giardiniere (non uso il
femminile perché mi sa troppo di verdure sott'aceto...), alla
fiorista; dalla ceramista alla sarta; dalla contadina all'allevatrice
di pecore (adoro le pecore!).
In questa vita lavoro nel sociale.
Seduta quasi tutto il giorno a una scrivania, davanti al computer.
Con conseguenze negative sulla salute fisica a psichica. Per esempio
ho problemi con gli occhi, con le cervicali, con la schiena. E
proprio ieri, l'ottico da cui sono stata per rifare gli occhiali da
vista, mi ha detto “Se facesse il contadino, questi problemi non li
avrebbe”.... a chi lo dice!!!
Anche se immagino che ora qualcuno
pernserà, non avresti questi, ma ne avresti altri. Forse è vero,
forse i contadini ogni tanto pensano che vorrebbero essere seduti
tutto il giorno a una scrivania... Forse è vero che l'erba del
vicino è sempre più verde...
Ciò nonostante, sento che in questo momento della mia vita mi manca qualcosa. Un altro modo di vivere. Magari è perché ci avviciniamo alla fine dell'anno ed è un momento di bilanci, ma questo pensiero e questa sensazione li ho molto spesso. Il desiderio di cambiare, di dare una svolta alla mia vita e fare altro. Ma a 54 anni è possibile farlo? Forse ci vorrebbe solo un po' di coraggio ed è quello che mi manca. Fatto sta, che questo bisogno o pensiero, ora l'ho capito, nel corso di questo ultimo anno si è manifestato spesso attraverso il desiderio di un cane. Finora non mi sono decisa a fare il passo, ad andare al canile e sceglierne uno. Ho preso contatto con degli allevatori, con un'associazione che dà in adozione cani abbandonati, ma la decisione definitiva non sono ancora riuscita a prenderla. Parlando con un'allevatrice, le dicevo che il mio stile di vita in questo momento non mi permette di offrire al cane una vita rispettosa dei suoi bisogni, e che avrei paura di non potergli dare le attenzioni di cui necessita. E questa signora molto saggia mi ha detto: il fatto è che si cambia stile di vita quando si prende un cane, e non che si prende un cane quando si cambia stile di vita.
Credo che abbia ragione. Quindi io non
ho ancora davvero deciso di cambiare il mio modo di vivere. Non ho
ancora trovato il coraggio di fare dei cambiamenti.
Entro il primo dell'anno sono stata
invitata a fare un elenco dei miei desideri che vorrei realizzare
entro la fine del 2014. Ho due settimane di tempo per farlo. Vi dirò
alla fine del prossimo anno se sono riuscita a redigere l'elenco e se
e quali desideri ho realizzato.
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martedì 3 dicembre 2013
Tornando a casa...
Il Convento del Bigorio illuminato e immerse nel bosco
La qualità delle foto nella realtà è molto meglio, ma blogger le "ridimensiona" e dunque c'è molto "rumore"... perché per poter scattare con così poca luce ho dovuto aumentare molto gli ISO...
sabato 30 novembre 2013
Dire di no....
Una mia collega ci ha portato questo meraviglioso libro illustrato. Perfettamente in sintonia con il nostro lavoro. Noi che cerchiamo di insegnare ai bambini a dire di no.... perché non abbiano a diventare vittime di abusi sessuali e di maltrattamenti.
Immagini tratte da sito web
Per imparare bene a dire di no, i bambini devono poterlo sperimentare anche in casa, anche in famiglia, con i genitori, a scuola.
E i no dei bambini vanno ascoltati....
domenica 24 novembre 2013
venerdì 22 novembre 2013
Ed ecco com'era stamani...
Credo che poche cose risveglino in me la mia bambina interiore come la neve.... la bambina gioisa, giocosa, allegra e spensierata... pericolosa... che invece di andare a lavorare se ne starebbe qui a scattare foto, giocare e passeggiare. Perché si sa, i bambini non lavorano!
giovedì 21 novembre 2013
Ci risiamo
Da poco più di un'ora è cominciato a nevicare... la prima vera neve di quest'anno...
È già buio e scatto qualche foto senza treppiede, tempi lunghi e iso alti per illuminare....
È già buio e scatto qualche foto senza treppiede, tempi lunghi e iso alti per illuminare....
chissà come sarà domani mattina?
martedì 19 novembre 2013
Basta un sorriso
È difficile rimanere positivi e
ottimisti quando si osservano certi fenomeni che coinvolgono tutti,
anche i bambini. Ma voglio impegnarmi, ogni giorno, per non perdere
di vista la speranza. E oggi ho letto un articolo che mi ha fatto
molto riflettere. Parla di un'associazione attiva in Svizzera e in
Italia che fa parte di un movimento internazionale, Gentletude.
Lo scopo di questa associazione è diffondere la gentilezza
e la tolleranza. Che cosa meravigliosa! E un po' triste allo stesso
tempo, perché sarebbe bello se non ce ne fosse bisogno. Ma
evidentemente così non è, tanto che da un sondaggio pare che ci
siano parole o espressioni che non vengono più usate nemmeno in
famiglia. Parole ed espressioni semplici e belle come grazie, ti
voglio bene, mi manchi....
Questa associazione propone progetti
anche nelle scuole dove, per esempio, chiedono ai bambini di
disegnare la gentilezza. È importante, come per molte altre cose,
iniziare dai bambini, perché pare che la gentilezza la si impari nei
primi anni di vita. Certo, come il rispetto o l'empatia, non è
sufficiente spiegare la gentilezza, ma bisogna viverla e insegnarla
così ai bambini. Gli adulti devono dunque essere d'esempio. E invece
proprio gli adulti sono spesso intolleranti e aggressivi. C'è dunque
molto da lavorare. Sono contenta di partecipare a questa diffusione
anche attraverso i miei corsi in cui insegno il metodo Gordon. E
Thomas Gordon è stato proposto per tre volte per il Premio Nobel per
la Pace. Candidatura più che giustificata perché la comunciazione
che insegna Gordon è caratterizzata da rispetto e empatia. Per gli
altri e anche per se stessi.
Con o senza associazione Gentletude,
ognuno di noi può fare qualcosa per contribuire a diffondere la
cultura della gentilezza. Ci vuole poco, salutare le persone che incontriamo per strada, ringraziare chi ci sta accanto, chiedere come stai con sincere interesse per la persona, sorridere quando si parla al telefono. Si, perché davvero basta un sorriso. E tutto funziona molto
meglio.
domenica 10 novembre 2013
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