sabato 14 luglio 2012

Vacanze - seconda parte

Di nuovo a casa il tempo passa veloce, il lavoro, gli impegni, la famiglia... la routine quotidiana s'impossessa della mia vita a un ritmo vertiginoso. Della vacanza restano la nostalgia e le fotografie, per fortuna. Ma anche dei piccoli souvenir: conchiglie, sassi, semi e piantine rubati qua e la.


La seconda parte del mio racconto vorrei dedicarla a quella che per me era la meta principale della mia vacanza: l'Ile d'Ouessant.



Ne avevo sentito parlare per la prima volta nel 1996, in occasione del nostro primo viaggio in Bretagna. Da allora sognavo di fare una vacanza su questa isola così selvaggia, senza macchine, con tante pecore e tanta pace. Quest'anno, finalmente, ho potuto realizzare questo sogno e con il mio compagno abbiamo affrontato il lungo viaggio per raggiungere la mia meta.

Siamo arrivati a Le Conquet verso mezzogiorno e abbiamo lasciato la macchina in un posteggio privato. Il proprietario, Monsieur Balcon, è un signore molto gentile che con il suo vecchio pulmino ci ha portati al porto e che sarebbe stato disposto anche a farci da guida nel suo bellissimo villaggio. In attesa del traghetto abbiamo fatto un giro da soli e poi ci siamo imbarcati. Con un po' di preoccupazione, perché quel tratto di mare è conosciuto per le sue forti tempeste... Su youtube circolano filmati angoscianti sui falliti attracchi dei traghetti a Ouessant! Invece siamo stati fortunati, bel tempo e mare calmo hanno reso la traversata rilassane e piacevole.


Arrivati a Ouessant, c'era la gentile signora del taxi ad attenderci. Una bella donna sui sessant'anni, alta ed elegante, che era più facile immaginarsela in abiti ottocenteschi che in jeans alla guida di un pulmino. E invece si è dimostrata dinamica ed energica, con la sua lavagnetta sulla quale figuravano i nomi dei suoi clienti e che cancellava con un dito ogni volta che uno si presentava all'appello. In men che non si dica, Yolande ci ha fatto scendere davanti al cancello della nostra casa temporanea, visibilmente soddisfatta della nostra espressione di stupore e ammirazione nel momento in cui abbiamo visto quel piccolo paradiso.





L'isola ci ha accolti con un tempo splendido. Ovunque dominava l'azzurro, il mare, il cielo, le case e ovunque gli agapanti!


Appena sistemato i bagagli e preso visione dell'incantevole casetta (davvero minuscola) siamo saliti in sella alle biciclette che ci erano state recapitate davanti all'uscio di casa e siamo partiti. Si fa per dir..., non ricordo gli anni che non salivo più su una bicicletta. Come minimo dal 1995!! Infatti i primi minuti mi sentivo un po' impacciata... ma come si suol dire, una volta che hai imparato non lo dimentichi più...

La prima tappa è stato il piccolo (e unico) borgo Pampaul, centro assoluto dell'isola, luogo di rifornimento di ogni bene necessario. Abbiamo acquistato i viveri, stupiti dei prezzi che ci aspettavamo molto più alti, ma siccome anche gli abitanti si riforniscono li, erano tutto sommato contenuti. Ci ha stupito anche il fatto di poter scegliere tra ben 3 supermercati! Oltre ai quali c'erano anche una boulangerie, alcune crêperies, due banchi di pescatori che vendevano tutte le mattine il loro pesce e diversi negozietti di souvenirs, una galleria con quadri bellissimi e diversi ristoranti/pub. Il viaggio di ritorno con la spesa nello zaino è stato già più facile.

Il giorno dopo, domenica, impazienti di partire alla scoperta dell'isola, abbiamo subito guardato fuori dalla minuscola finestra:


grande delusione! Nuvole e pioggia e l'isola non sembrava più la stessa. Non ci siamo lasciati scoraggiare però, eravamo ben equipaggiati e siamo partiti ugualmente. Di nuovo il borgo per acquistare ciò che avevamo scoperto che mancava e poi a casa a prepararci il pranzo.




Abbiamo ben presto capito che i risvegli sarebbero sempre stati nebbiosi, infatti il sole arrivava di solito nel corso del pomeriggio. Nonostante il brutto tempo siamo usciti tutti i giorni, almeno al pomeriggio. I momenti più piovosi e nebbiosi li abbiamo trascorsi leggendo, io anche lavorando anche ai miei progetti all'uncinetto e riposandoci, ne avevamo bisogno entrambi.

Ouessant è un'isola particolare. Molto piccola è ricoperta quasi esclusivamente da pascoli e brughiere, sono pochissimi gli alberi presenti (infatti la legna da ardere è costosa e viene "importata" dal continente). Camminare fuori dai sentieri battuti è come camminare su immenso materasso: il terreno è morbidissimo: una sensazione piacevole. E come nelle brughiere, ovunque crescono tantissimi fiorellini piccoli e colorati. Altra particolarità che mi ha colpito è la presenza di licheni, ovunque, anche sui muri delle case.



Oltre ai tanti sentieri che si possono percorrere sia a piedi che in bicicletta, vi sono alcune strade asfaltate, di solito a un'unica corsia perché è rarissimo che due automobili si incrocino, e una strada principale molto ampia che io definivo l'autostrada. Su tutta l'isola si vedono innumerevoli muretti a secco. In passato servivano a proteggere le colture dal vento e dalle pecore. Oggi separano le case tra loro e spesso sono invasi da caprifogli selvatici colorati e profumati.




Oltre all'erica crescono fitte anche le felci e formano insieme ai rovi una fitta vegetazione che dà riparo a uccelli e conigli, si perché una delle particolarità di Ouessant è che ci sono migliaia e migliaia di conigli selvatici che ogni tanto spuntano dalle loro tane e corrono davanti alle biciclette.


La prima volta pensavo che uno fosse scappato da qualche giardino, ma ben presto abbiamo capito che erano ovunque e che vivono liberi. La sera era il momento incui se ne vedevano di più. Liberi al pascolo sono frequenti anche i cavalli e l'altra sorpresa sono stati gli splendidi faggiani che si incontravano spesso.



In una settimana siamo riusciti a girarla tutta l'isola e abbiamo trovato anche piccole spiagge bellissime, purtroppo niente bagno perché la temperatura dell'acqua sarà stata si e no 15 gradi!





Lo spettacolo maggiore era forse costituito dalle scogliere e dall'alternarsi delle maree. Avremmo potuto stare delle ore a osservare il mare che si infrangeva contro le alti pareti rocciose dell'isola. Ha qualcosa di primordiale l'attrazione che esercita l'eterno ripetersi delle onde che vanno e vengono e, come di fronte al viso di un neonato, si resta incantati a guardare. Ogni istante sembra diverso dall'altro e non si è mai sazi, e gli occhi non si stancano mai di ammirare il fascino di quella semplicità.




Un'isola senza grandi attrazioni se non i suoi fari, la sua natura, le case bellissime ma soprattutto la sua energia, che ti entra dentro e ti tiene legata a quella terra, tanto che vorresti rimanere li. E quando forzatamente devi ripartire, sai che devi tornare!







10 commenti:

  1. Che bei posti. Da quelle parti ci son stato in viaggio di nozze nel mese di aprile del 1999, ci tornerei subitissimo!

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  2. Questo post è meglio di un servizio alla National Geographic. Le foto, poi, sono tanti diamanti incastonati in un anello d'oro.
    Devo andarmi a rivedere un tuo post in cui annunciavi l'acquisto della tua nuova macchina fotografica. Qualche tempo fa. Se non mi sbaglio.
    Bellissime. Di pregio.
    Riescono a trasformare un posto incantevole in un luogo straordinario.
    E' un piacere leggerti e guardare!
    Ciao.

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  3. Ciao Cinzia, bellissimo, sia sotto il punto di vista narrativo che da quello fotografico. Davvero una vacanza bellissima! C iao, buona domenica.
    Antonella.

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  4. Che posto incantato, piacerebbe anche a me passarci una settimana.
    Mi pare quasi di respirare il profumo del mare.

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  5. Cara Cinzia, ormai ci conosciamo da anni:)
    Eppure oggi mi accorgo di come tu sappia scrivere in maniera davvero fantastica. Oltre alle foto che ci hai permesso di vedere, c'è questo tuo racconto di un'isola incantevole.
    E' vero: si sente il produmo del mare.
    Ciao,
    Lara

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  6. Tu ci devi tornare, io devo scoprire un'isola che tu descrivi benissimo. Le prossime vacanze in Bretagna: è deciso!

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  7. Ecco, grazie alla tua descrizione mi è venuta voglia di andarci: adoro le isolette wild. Prendo subito nota!!! Grazie :)

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  8. ...e io in ferie a studiare paleografia! adoro gli agapanti e anche la malvarosa!
    Quando hai modo mi mandi una mail? un bacio!

    Sara

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  9. Che post magnifico Cinzia!
    Avete scelto una location favolosa, con ambientazioni da sogno ed una organizzazione direi perfetta!
    Sono sicura che ci avete lasciato il cuore, le immagini parlano da sole e......grazie per la condivisione dell'intero album per la slideshow, le foto sono meravigliose!!!
    Mi hai fatto venire voglia di partire! *-*
    Bacioni!♥
    Titty

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  10. Qualunque sia l'idea che tu hai nel cuore mi hai trasmesso tanta voglia di Bellezza. Hai descritto i tuoi stati d'animo, il tuo ragionare, le tue speranze: mi sono sentita in viaggio con te. Grazie.

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