sabato 29 dicembre 2012

Abitudini

Qualche giorno fa mi sono recata in una "bottega del mondo" dove compro solitamente un pepe aromatizzato, dal nome che è tutto un programma, "Mille e una notte". È un pepe con fiori e spezie particolari, come promette il suo nome. Come al solito quando vado nella bottega del mondo, non riesco a uscire senza qualche acquisto extra... questa volta ho preso anche delle noci parà ricoperte di cioccolato amaro : ))))),  dei coni di incenso con relativo supporto, delle forchettine a due punte fatte con sottili canne di bambù finemente decorate.

Stranamente avevo ricordato di mettere in borsa un sacchetto di carta per la spesa riciclato e la commessa del negozio mi ha fatto i complimenti: "Ah che brava, ha portato il sacchetto...". Mi sento in dovere di spiegarle che è davvero un'eccezione, di solito dimentico di portarmi i sacchetti, e così mi ritrovo la casa piena di queste borse di carta dei vari supermercati dove solitamente faccio la spesa... Allora la signora gentilmente mi spiega che è "solo" questione di abitudine... Io ringrazio per il gentile consiglio ed esco dal negozio.

Mentre mi avvio verso la macchina, penso a quanto mi ha appena detto la commessa e devo ammettere che in effetti ha ragione: è solo questione di abitudine...  allora io perché, dopo almeno 33 anni che faccio la spesa, e come minimo un paio di volte alla settimana, non mi sono ancora abituata a portare da casa le borse invece di comprarne una quasi ogni volta??? E mentre rifletto su questa cosa, mi rendo conto che solo pronunciare la parola "abitudine" mi dà una sensazione di fastidio... ed ecco che si accende la lampadina... forse non ci crederete, ma sono dovuta arrivare a 53 anni per capire e ammettere che io ho una innata resistenza alle abitudini. Le abitudini mi sono antipatiche. Non riesco a coltivarle, a trattanerle, non riesco a viverle anche se mi faciliterebbero la vita. Invece sono caotica, disordinata, disorganizzata. E spesso proprio perché non ho abitudini, le rifiuto...

Spesso non riesco nemmeno a riporre le cose nello stesso posto e nello stesso modo... e questo solitamente mi causa un'enorme perdita di tempo che impiego a cercare. Cerco sempre di tutto, chiavi, occhiali, ricevute, attrezzi, libri, vestiti... È un problema anche prendere delle medicine, le pastiglie tutte le mattine, tutte le sere... Sarebbe solo questione di abitudine. Perché non fare uno sforzo allora? Non saprei dirlo, ma solo a pensare la parola "abitudine", mi viene l'orticaria... Non credo ci sia rimedio, dovrò accettarlo, ora che ho capito qual è il problema...  ; ))


 
San Bernardino, 28.12.2012
 
 

12 commenti:

  1. Io,soprattutto le chiavi,le metto sempre nello stesso punto(sono troppo importanti).
    Per quanto riguarda l'altra questione,oltre al trifoglio rosso,bevi latte di soia e di avena e inserisci i semi integrali(riso,orzo,avena,ecc.)anche sotto forma di fiocchi.Eventualmente puoi aggiungere la cimicifuga, l'agnocasto e la passiflora.Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te che sia importante, io proprio non riesco a mettere le cose sempre nello stesso posto.... :(((

      Per l'altra questione, grazie di cuore!!! Ci provo.

      Elimina
  2. Ciao Cinzia, fotografia meravigliosa.
    Io, al contrario di te, sono una che vive di abitudini...credo di essere la persona più abitudinaria che conosco, sono riuscita a far diventare come me perfino i miei cani, le abitudini mi danno un enorme senso di sicurezza. Figurati che oggi, dato che mi trovavo a Biella, siamo entrati un un supermercato per me non abituale, non è che dovessi comprare il mondo, solo gli ingredienti per il dolce dell'ultimo dell'anno...niente da fare, non ce l'ho fatta, sono uscita e sulla via di casa sono passata al mio solito supermercato!
    Ciao, grazie per l'anno trascorso insieme e tantissimi auguri per l'anno che verrà.
    Antonella

    RispondiElimina
  3. Hai ragione, la parola abitudine è di per sé deprimente ma fare le cose con metodo mi fa guadagnare tempo e mi dà la libertà di potermi occupare di altro, più interessante.
    Se ti può consolare, io un tempo ero disordinatissima. È stato solo quando ho avuto la casa piena di bambini che ho dovuto davvero imparare a vivere in altro modo. Ed ora continua a facilitarmi la vita.

    RispondiElimina
  4. Be', in certi casi le abitudini sono risparmiose per la propria famiglia, per cui è bello averle. Io ho l'abitudine di conservare tutto. Oggi ho fatto pulizie nei miei "archivi", ho trovato biglietti del treno di due anni fa, perfino i biglietti d'ingresso a sagre che non ricordavo più... Con questa robaccia, preparerò la mia piccola pira del 6 gennaio!

    RispondiElimina
  5. Anch'io sono un'appassionata delle" buone" abitudini che mi rendono più semplice e serena la vita: sono come un guscio caldo che mi protegge dal caos e che mi dà sicurezza.

    RispondiElimina
  6. Per me le abitudini ottimizzano i tempi e gli spazi, sono utili in alcuni casi, ma se esco dagli schemi ... che spettacolo, è un tocco di fantasia e originalità. Diciamo che alcune abitudini mi servono per l'organizzazione, ma non ne sono certo schiava, tutt'altro.
    P.s. La busta (per me di tela) sempre in borsa è una di queste abitudini, e si è dimostrata molto utile in genere ;)

    RispondiElimina
  7. Un po di ordine rende la vita meno complicata ma forse troppo ordine tarpa le ali ad una sana e creativa ribellione. Come al solito ci vuole un po' dell'uno ed un po' dell'altro. Gli artisti ed i geni sembrano a prima vista molto disordinati ma, analizzando bene, nella disciplina in cui eccellono sono ordinatissimi. Io sono molto disordinato. Ciao.

    RispondiElimina
  8. Liebe Cinzia

    Vielleicht gefällt dir das Wort Organisation besser als Gewohnheit. Es spart viel Zeit, wenn ich eine gewisse Organisation oder Methodik in meinem Alltag anwende. Ich muss so weniger Zeit aufwenden z.B. um meine Lesebrille zu suchen, vergesse die Medikamente nicht einzunehmen etc.

    Aber das mit der Tüte mitnehmen geht mir wie dir, eigentlich will ich das machen, dann praktiziere ich es eine Weile, und dann geht es wieder unter.

    Gelesen: Die Verhaltensforschung sagt, dass eine Verhaltensänderung mindestens 60 bewusster Impulse bedarf. Man muss das neue Verhalten also 60 Mal wiederholen, bis es sitzt und das bisherige Verhalten abgelöst hat.

    Puuuh das daueret also bis neue "Gewohnheiten" oder Muster entstehen (zwinker)
    Liebe Grüsse
    Elfe

    RispondiElimina
  9. Ciao Cinzia, dovrai farci "l'abitudine " a non avere abitudini.
    Poi può succedere che ti abitui:-)).
    La foto dell'albero è veramente bella.
    Ti auguro un nuovo anno pieno di magia e sane abitudini.
    Riciao
    Loretta

    RispondiElimina
  10. GRAZIE MILLE A TUTTI!!! Per questi incoraggiamenti! E se tutti, da Zurigo (Elfe) a Napoli (Gianni), sostenete che è importante avere qualche abitudine, dovrò proprio impegnarmi...!!!

    RispondiElimina
  11. Occhio e croce siammo tutti fatti nello stesso modo,
    io ripongo tutto in ordine poi non so dove ho messo la roba ben ordinata.
    Non credo di essere molto diverso da te e Antonella,
    per quel che riguarda le chiavi le trovo sempre nell'ultima tasca in cui cerco
    e faccio il contorsionista per mettere la mano destra nella tasca sinistra.
    Buon anno lo stesso anche se siamo ordinati disordinati o scorderecci.

    RispondiElimina