mercoledì 8 agosto 2012

Aliena

Forse sto invecchiando. Certo, anagraficamente sto sicuramente invecchiando. Ma ora ho l'impressione di invecchiare anche nella testa, nello spirito e nel cuore...
Ieri sono stata in un centro commerciale. Dopo mesi e mesi. Il primo giro per negozi di questa estate. Non c'ero più abituata. Vedevo solo cose che mi davano fastidio. Quasi fossi una vecchia inacidita.

Mi sono sentita un'aliena. Tanto per cominciare non si capisce più se si è in spiaggia o in giro per la strada. Uomini in pantaloncini e canottiera come appena alzati dal letto, donne (non ragazzine) vestite di una sola T-Shirt, o con vestiti tralmente trasparenti che riesci a leggere la taglia del perizoma che indossano, altre, in avanzato stato di gravidanza, con vestitini pre-maman giropassera. Poi le commesse e i commessi che ti accolgono con un ciao, il ché significa che non ti hanno nemmeno guardato in faccia. In qualsiasi negozio, ristorante, bar, ufficio che entri c'è una musica assordante che ti frulla il cervello. Ma in che mondo viviamo? Abbiamo davvero tutti perso il senso della misura, del pudore, del rispetto, dell'educazione? O sono io esagerata e magari ieri avevo uno sbalzo ormonale?

Considerando che non ho fatto nessun acquisto, mi sono concessa uno" sciampo e piega" dal parrucchiere del centro. Anche qui mi hanno accolta con un ciao, poi sono passati al lei, poi di nuovo al ciao... mi hanno chiesto il nome di battesimo (non ho ben capito perché), mi hanno fatto indossare una vestaglieta blu usa e getta, mi hanno lavato i capelli e asciugati con un asciugamano usa e getta... Allora ho chiesto se buttavano via tutto. Si, è stata la risposta, questi sono da buttare. Ecco, alla faccia dell'ecologia, del disboscamento, dell'inquinamento, della raccolta differenziata. Quando sono uscita mi hanno riconosciuta come aliena perché ho chiesto di potermi portare a casa la vestaglietta usa e getta. Va bene che va gettata, ma prima la voglia usare...

Che brutta cosa quando non si riesce più a stare al passo con i tempi che evolvono. Mi sento ragionare e parlare e mi sembra di sentire mia madre e mia nonna quando io ero adoelscente. Spero però che sia solo una fase...




15 commenti:

  1. Se ti può consolare è una fase che sto attraversando anch'io.... e la vestaglietta blu usa e getta l'avrei presa di corsa. Due aliene?

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  2. Io da trent'anni vado dalla stessa parrucchiera,la Giovanna, una volta di recente ho cambiato e sono tornata dalla parrucchiera dove andavo prima della Giovanna, che ora avrà 70 anni, e mi ha fatto una festa incredibile. Non sopporterei vestagline e asciugamani usa e getta . Durante le passeggiate in centro, rarissime, mi sento anch'io un'aliena in un mondo in rapissimo cambiamento , e mi sento anche vecchia , e fuori posto, ahimè.

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  3. Tra sostanza e forma cresce esponenzialmente la distanza e le due strade si separano sempre più. Non è una conseguenza dell'età anagrafica quanto del buon senso innato che esprime il significato di civiltà ovvero del rispetto per gli altri e per ciò che ci circonda.
    Pur nel mistero di un'esistenza senza senso c'è per taluni al primo posto tra le cose importanti, grazie a Dio, la sacralità della vita ed il preservarne e conservarne la bellezza.
    Un consumismo ed uno spreco che stanno sparendo e non possono far altro che esibirsi in qualche centro commerciale!suv.
    Ciao.

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    1. Caro Gianni, forse è vero che il consumismo e lo spreco stanno sparendo, ma non per convinzione, bensì a causa della crisi. Questo non mi consola e nemmeno mi rassicura perché quello che manca è la consapevolezza. E se un giorno l'economia dovesse andare meglio vorrebbe dire che esploderebbero di nuovo l'uno e l'altro.

      Mentre sono d'accordo con te che, per fortuna, ci sono ancora persone che hanno un certo buon senso e rispetto per ciò che ci sta attorno.

      Buona giornata
      Cinzia

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    2. Cinzia hai ragione
      più che "stanno sparendo" (spreco e consumismo) avrei dovuto dire "sono destinati ad un severo ridimensionamento". Siamo in 7 miliardi di umani e le risorse diminuiscono. Inoltre i ladroni politici s'erano fatti il conto, sbagliando, che avremmo cambiato auto 2 volte l'anno, tv ogni 3 mesi, e cellulari ogni settimana. Cosa ovviamente folle.
      Trattati come polli che consumano granone. Siamo ormai zeppi di tanti beni inutili e, come tu racconti, le vestagliette ed un miliardo di altre cose possono e devono essere riutilizzate.
      Naturalmente ogni cosa ha un diverso valore a seconda se si sceglie in modo consapevolmente o seguendo il branco. Ma la consapevolezza interiore non è, purtropppo, un fenomeno di massa. Ciao.

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  4. @ Grazia e Vitamina: I vostri commenti mi fanno sentire un po' meno aliena... e acida. Grazie mille!

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  5. eccoci arrivati tutti quanti alla stessa fase... ma è poi tanto un male? a me non pare...
    ora vado un po' nel bosco!!!

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  6. Io l'ho sempre detto: sono nato 100 anni dopo.
    Sicuramente il buon gusto, il reciproco rispetto e la coerenza sono diventati pereziosi gioielli introvabili.

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  7. Proprio ieri sera io e mio marito siamo andati a cena fuori per sfuggire il caldo. Scendendo dalla montagna abbiamo commentato le persone che erano a passeggio in paese proprio sottolineando il fatto che, va bene fa caldo ma ci vorrebbe un po' di decenza e un po' di buon gusto che si traducono pio in rispetto per se stessi e per gli altri. Anche a me da fastidio questa vita urlata, questa gente che gira per centri commerciali vestita come se fosse nel bagno di casa sua, questa mancanza totale di buon gusto ed educazione. Ciao Cinzia, a presto.

    Antonella

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  8. Cinzia! A volte mi capita e ho 25 anni! Non so se essere preoccupato adesso hehe
    Cmq è strano per la malve, non sapevo fossero delicate... Sono contento per le verbene però, se le trapianti in un bel posto fioriranno già a inizio settembre! Se no per il resto come va?

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  9. Mi riconosco in questo post. E' vero che di anni ne ho molti e molte volte dò la causa a questo, ma sono contenta di trovare anche qualcun altro che si trova fuori posto in certi luoghi. Non siamo ET, ma semplicemente persone rimaste tali. In molti posti c'è purtroppo un grande vuoto, nonostante gli affollamenti.
    Paola

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  10. Sono capitata nel posto adatto a me! Sono perfettamente d'accordo con voi giovanissime amiche. Pensate che c'è stato un periodo che entrando nei negozi con mia figlia e sentendo che ci salutavano con un "ciao" chiedevo: "ma ci conosciamo"? Mia figlia mi guardava male. Poi mi sono, purtroppo abituata. Da un po' di tempo però, prima di tutte la mia parrucchiera, mi chiamano Signora....Dimostrerò gli anni che ho?
    Un caldo saluto!

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  11. Ah ah ah! Scusa, Cinzia, rido perché... sapessi quante volte ho fatto le tue stesse considerazioni! Quel "ciao" standardizzato che ti rivolgono i commessi (sia che tu abbia quindici anni ed entri in negozio con le cuffie alle orecchie ed il chewing gum tra i denti sia che (come nel mio caso) tu abbia 48 anni e sia una professoressa di Lettere delle superiori che insegna ai suoi alunni il rispetto ancor prima dell'italiano e la differenza tra un "ciao" e un "buongiorno")lo detesto cordialmente anch'io! Così pure l'abbigliamento improprio, lo spreco, il consumismo e tanti altri aspetti "malati" di questa società che fa sentire "vecchie inacidite" le persone cresciute su a pane e valori :-)

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  12. cara Cinzia, non ti devi sentire un'aliena, il mondo sta impazzendo. Il "ciao" mi sembra un problema relativo, anche se forse è tutto collegato, ma qui stiamo distruggendo il pianeta, non è solo una questione di differenze generazionali!
    Io mi sento molto distante dal mondo che mi circonda, ma non perchè non sono più giovane, ma perchè non condivido lo spreco, la distruzione delle risorse naturali e degli ecosistemi, la mancanza di consapevolezza e di impegno delle persone, etc

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