mercoledì 8 febbraio 2012

Un giorno da casalinga

Oggi finalmente sono arrivate le porte nuove. Ora le stanno montando. E io mi sto godendo questo giorno di congedo dal lavoro. Un giorno in cui faccio di nuovo la casalinga. Non che di solito non la faccia, ma visto che durante la settimana lavoro, mi tocca condensare tutte le faccende domestiche nella giornata di sabato (la domenica cerco di tenerla libera davvero).

Oggi invece mi sono riappropriata di questo spazio di "casalinga feriale" ed è del tutto diverso rispetto al fine settimana. Ho lavato, stirato, cucinato... con uno spirito diverso. Più piacevole e rilassato.

Vorrei potermi concedere regolarmente questo privilegio, l'ideale sarebbero due giorni liberi alla settimana. Il che equivarrebbe a un 60% di attività lavorativa e per ora non me lo posso permettere. A dire il vero, mi sa nemmeno nei prossimi anni... a meno che non voglia morire di fame da pensionata...

Eppure, quanto vorrei ridimensionare il mio fabbisogno in modo da poter vivere decentemente anche con un'entrata minore. Potrei pormelo come obiettivo per il 2012... riuscire a pianificare una vita con più tempo per me e meno spese.








Ma poi come farò a pagare quella lunga lista di piante già memorizzata sul mio computer??


12 commenti:

  1. Ah! grande dilemma il tuo, come ti capisco!
    Anch'io vorrei più tempo a disposizione, anche
    se poi succede che quando ce l'ho lo spreco.
    Ciao

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  2. Che cosa spettacolare! Un giorno di vacanza dal lavoro! Mamma mia che bello!
    Una spruzzata di gioia, un vento primaverile, un profumo di stelle che ravviva l’aria … la libertà!
    Benedetta libertà. Come vedi, da libera, persino le faccende domestiche ti risultano leggere, hanno un non so ché di spensierato, di piacevole! Come ti capisco!!!
    Io odio il lavoro! Quando sono a casa sto in paradiso. Mi ci farei murare!
    Quando capita di non andare a lavorare è cosi tanta la felicità di poter fare quello che mi va, che dalla gioia scenderei in strada ad abbracciare tutti. Quanto alla “decrescita” è l’obiettivo che anch’io e la mia famiglia ci siamo prefissati da tempo. Consumi e spese inutili stanno sparendo! Si ricicla tutto quello che c’è e, persino col cibo, si fa come si faceva un tempo ovvero si conservano gli avanzi e si riscaldano il giorno dopo.
    Proprio ieri abbiamo riscaldato con tecniche da grandi chef due piatti avanzati di pasta e fagioli strepitosamente da gourmet. Come si riscalda?
    In una padella antiaderente si soffrigge un aglio nell’olio e ci si versa un po’ di sugo. Lo si fa cuocere a fuoco vivo qualche minuto e poi si versa il cibo da riscaldare continuando ad amalgamare. In tal modo, oltre a farlo rinvenire, lo si rende leggermente più croccante e, se non si esagera, talvolta diventa più buono del giorno prima.
    Giacché mi trovo ti do una ricetta “da decrescita felice” tipica del Canton Ticino, per giunta economica e saporita. Immagino che sarai abituata a mangiare insalatine di petali di fiori ed a bere esclusivamente rugiada ma, con questo freddo, potrebbe risultarti gradita anche … pasta e fagioli!!!
    Si lessano i fagioli. In una padella larga si prepara un sughetto rosso con aglio ed olio e poi si versano i fagioli lessati insaporendo il tutto con gli aromi graditi (erbe) ed un pizzico di peperoncino. Dopo 15 minuti circa si versa la pasta corta (tubettini) e la si fa cuocere amalgamando il tutto fino alla consistenza voluta (a me piace asciutta). Si impiatta versando alla fine un filo d’olio e.v.o di qualità.
    Mi fermo qui. Sono sicuro che riuscirai magnificamente (ed anch'io) a ridimensionare il tuo fabbisogno senza farti mancare nulla.
    Ciò che non faremo decrescere mai (anzi dovrà aumentare) è proprio il tempo “libero”, lo spazio per se stessi. D’accordo? (come diceva Vanna Marchi).
    Ciao e … buon fine settimana (ci siamo quasi)!

    p.s. Che bulbi sono quelli nelle splendidissime foto? E quella in basso è una torta di mele? Ma è pasta sfoglia la base?

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  3. È vero il tempo libero, il tempo per se è uno dei lussi più grandi.Io mi sono concessa un part- time qualche anno fa ed è una decisione di cui non mi sono mai pentita.

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  4. Splendida composizione che attende di schiudersi....
    dolce invitante!...
    effettivamente, il piacere della casa, lo si vive,
    solamente, quando non si ha l'affanno di finire...
    un giorno solo è davvero poco per star dietro a tutto...
    sereno divenire Cinzia..
    belle foto!..
    dandelìon

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  5. Godere il tempo non ha prezzo specialmente se il tempo è speso per dedicarsi a ciò amiamo fare, ed ogni rinuncia sarà ampiamente ricompensata dal piacere di essere appagati da ciò che abbiamo fatto
    Serena scelta

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  6. 1)...Giacinti? senti il profumo ancor prima di vederli!
    2)Vediamo se indovino ... è un dolce ma "rustico": pasta sfoglia, mele a spicchi (o patate(?!)..ricotta lavorata con zucchero (se sono mele) e uva passa! ... ma sarà gustoso? Non sono molto brava con i dolci nonostante sia oramai una casalinga a tempo pieno ... però, devi sapere che dopo un po' ci si stufa, meglio il part-time: lavorare fuori e poi di corsa in casa ... Ciao, Serena

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  7. Tolle Fotos und der Kuchen sieht seeeeehr lecker aus!
    Liebe Grüße,
    Markus

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  8. I bulbi sono muscari e la torta è una "crostata" di mele, tipicamente svizzera credo (Apfelwähe). In questo caso la base è una pasta sfoglia (quella autentica utilizza un altro tipo di pasta), mele a spicchi e un "guss" (una specie di "copertura") fatto con 1 uovo, zucchero, un cucchiaio di farina, latte e/o panna. io questa volta ho aromatizzato con vaniglia e limone, ma si può variare e mettere della cannella, del cardamomo, ecc.

    Ciao a tutti!
    Cinzia

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  9. Bellissima ambientazione! E cosa aspetti a mandare le foto a ruedelabroc@gmail.com ed a me una bella fetta di ... di...apfelwahe ???
    ;)

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  10. Ogni tanto ci vuole un giorno a casa....solo ogni tanto pero`....
    francesca

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  11. Liebe Cinzia

    Ja 60% Arbeiten ist schon ideal, vor allem wenn man älter wird. Doch du hast Recht, je nach Beruf kommt so zu wenig Geld für verschiedene Wünsche hinein. Ich bin pensioniert und lebe mit einer kleinen Pension, es geht, doch zu grosse Wünsche kann ich mir nicht mehr leisten. Die letzten Arbeitsjahre hatte ich 70% gearbeitet, für mehr hätte meine Kraft gar nicht gereicht.

    Glücklicherweise leide ich nicht darunter, ich fühle mich immer noch priviligiert, allerdings darf ich mich nicht mit den allzu Wohlhabenden vergleichen *lach*.

    So kleine schöne Momente wie diese wachsenden Krokusse und das Geniessen des Apfelkuchens sind köstlich.
    Liebe Grüsse in deinen Sonntag
    Elfe

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  12. Liebe Cinzia, ja es ist schon ein Privileg, wenn man alles ein bisschen gemächlicher tun kann. Die Zeit die wir haben ist so kostbar! Ich habe auch ein paar Jährchen vor der offiziellen Pensionierung aufgehört "offiziell" zu arbeiten, da ich sehr engagiert war in der Familie ( u.a. auch Pflege der betagten Eltern). Aber noch habe ich es nicht ganz "gelernt", nicht mehr in Stress zu kommen ;-) ! Aber ich lerne loszulassen....auch im Garten (leider ein paar Jahre zu früh, aber es ist der richtige Moment). Dein Apfelkuchen erinnert mich an meine Kindheit....so hat ihn meine Mutter auch immer gemacht (in meiner Familie mag leider niemand Apfelkuchen). Herzliche Grüsse und eine gute Woche,
    Barbara

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