venerdì 30 agosto 2013

L'arbanella








Questo post nasce in seguito a un commento che ho lasciato da Antonella. Nel suo post, lei parla di pesto, che conserva nei vasi di vetro in congelatore.


Le ho raccontato che noi, in Liguria, i vasi di vetro li chiamiamo "arbanelle", convinti che sia questa la loro corretta definizione. Io ho scoperto che in realtà questo è un termine "regionale" a trent'anni suonati, quando, arrivata in Ticino, nessuno capiva di cosa stessi parlando. Qualcuno mi ha fatto notare che questa parola non esiste, che non è una parola italiana. ..... e che stupore, quando effettivamente non ho trovato la parola nemmeno nel dizionario... Com'era possibile?

Oggi, grazie Wikipedia, troviamo una descrizione, e googlando si trovano oltre 30'000 iscrizioni. A questo punto, mi sento addirittura orgogliosa dell'arbanella che, piano piano sta conquistanto uno spazio meritato nel vocabolario italiano. E chissà che un giorno non si arrivi ad utilizzarla regolarmente non solo in Liguria e Lunigiana, ma anche nel resto d'Italia.

Io inizio qui e oggi la diffusione ufficiale. Anche perché per ora non esiste una vera e propria definizione se non la spiegazione di ciò che è l'oggetto, ovvero un barattolo di vetro.

Sarebbe così più semplice e veloce definirlo per quello che è: un'arbanella!!! (ed ecco che il controllo ortografico me la segnala come parola sbagliata... ma per poco ancora.... ; ) )





domenica 25 agosto 2013

L'autunno è alle porte



 


Lo so che a molti non piace sentirselo dire. Ha stupito anche me questo fatto. Ma stamani ho fatto delle foto e i segnali sono inequivocabili: le foglie degli alberi iniziano già a colorarsi, c'è nebbia al mattino e la temperatura è scesa davvero molto. Oggi c'erano 16 gradi.




Anche i tramonti iniziano a essere più colorati e intensi. Come di solito in autunno.



  I fiori più belli dell'estate iniziano ad appassire. E io ho già acceso il camino.



Non mi spaventa l'arrivo dell'inverno. Mi piace pensare alle giornate che si accorciano, alle candele accese, al camino, appunto. Alle serate passate sotto il plaid a leggere. A parte il matrimonio di mia figlia, è stata un'estate difficile. Un'estate di chiusure, di lacerazioni e delusioni, ma anche un'estate di chiarezza. E dunque di cambiamenti. Ho bisogno di ritirarmi nel mio guscio e fare il punto della situazione.




mercoledì 21 agosto 2013

Medinilla 2

Per il mio compleanno avevo ricevuto una medinilla e ne avevo parlato qui. Sapevo, e qualcuno di voi me lo aveva anche confermato, che non è una pianta facile. Dopo la fioritura ho continuato a darle l'acqua come a tutte le altre mie piante, ma non me ne sono curata più di tanto, quasi già rassegnata a vederla andare verso una fine certa. Poi, in primavera, l'ho spostata in veranda, anche per motivi di spazio. Li ha continuato a fare "la sua vita", tranquilla.

Quale stupore quando, qualche settimana fa, all'attaccatura delle foglie ho visto spuntare qualcosa che poteva anche assomigliare a dei boccioli!! Ho dunque intensificato le innaffiature, l'ho degnata di qualche sguardo in più e l'ho anche fotografata:




venerdì 16 agosto 2013

Collages


Questo collage lo dedico a Lieta, della Buca delle Fate. Perché ho preso ispirazione proprio da li per questa semplicissima "composizione". Sono certa che le piacerà.

Per la precisione, si tratta di un'hydrangea paniculata limelight e foglie di stachys
 
 
Questo vaso invece è arrivato oggi per posta. L'ho ordinato su internet. Ne desideravo uno da anni. Finalmente ne ho trovato uno a un prezzo accessibile. Non è grandissimo ma mi piace molto, di ghisa, arrugginito, non troppo pesante perché piuttosto piccolo, quindi potrò spostarlo dove più mi piacerà.
 
In questa composizione ci sono fiori di comune ortensia macrophylla e ortensia Annabelle, già tendente al verde... 
 
 




giovedì 15 agosto 2013

Sogni e desideri

È un periodo che non sto tanto bene. Né di salute, né di umore... L'uno conseguenza dell'altra. Una cara amica mi ha chiesto se non volessi (vorrei, volevo, voglio??) andare a farmi una cura ayuervedica, da sola, da qualche parte. Le ho risposto che non vorrei fare cure. In questo momento, se avessi la possibilità soprattutto economica, perché il resto in qualche modo si sistema, me ne andrei su una sperduta isola greca, so anche quale, in compagnia di:

- macchina fotografica, cavalletto (e, forse, ma ci dovrei pensare, computer portatile)
- alcuni buoni libri
- lana, cotone, ferri e uncinetti
- blocco da disegno e carta
- pennini e inchiostro
- acquerelli

E chi si muove più da li!!?? Per almeno un mese! ALMENO!!



Poi puoi sempre incontrare qualcuno.... ; ))))



... non me ne voglia il signor Rune Albervik...
... che gli ho rubato due foto dal sito...
Grazie Rune, magari ci vediamo a Donoussa...


domenica 11 agosto 2013

Che modi...


Non so come sia in generale nel resto d'Italia, ma qui, nella zona di frontiera, io resto perplessa ogni volta che entro in un negozio. Per via del comportamento delle commesse. O ti squadrano dalla testa ai piedi e ritorno appena entri, compreso il check del portafoglio, anche se è dentro alla borsetta, e ti salutano in un modo che hai l'impressione di rompergli immensamente le palle... che ti viene voglia di girare immediatamente i tacchi: “Scusate se vi disturbo, ero entrata giusto per acquistare qualcosa qui da voi, ma posso benissimo andare da un'altra parte...” e non sono nemmeno sicura che la cosa le turberebbe più di quel tanto. Oppure ci sono quelle che ti salutano cinguettando “ciao” in falsetto, e come se fossimo amiche di lunga data. Ma queste il fondo lo toccano quando gli chiedi un'informazione e ti rispondono: “si, tesoro” / “no, tesoro”.... TESORO???? ... Ma scherziamo? Non ci siamo mai viste prima, non sai nemmeno chi sono, abbiamo una differenza d'età di almeno trentanni, è già il colmo che mi dai del tu... e mi dici pure tesoro??

Forse sono davvero un po' bacchettona e retrograda, ma io questi modi di interagire (sia in un caso che nell'altro) non li capisco, non li sopporto e non voglio accettarli. Vorrei che si ritornasse a un approccio di normale cordialità educazione e gentilezza, senza scorbuticherie, né affettazione. È chiedere troppo secondo voi?

E non soltanto nei negozi, perché un atteggiamento molto simile, mi è capitato di riscontrarlo anche negli ospedali...

giovedì 8 agosto 2013

Gladiolo

 
Nel linguaggio dei fiori indica la forza, ma è simbolo anche dell'indifferenza, un po' offensiva.
 
 
 

 

 



 
 

mercoledì 7 agosto 2013

Il sentimento dell'estate



La libertà




E un oratore disse: Parlaci della Libertà. Ed egli rispose: alla porta della città e presso il vostro focolare io vi ho visti prosternarvi e adorare la vostra propria libertà,
Così come gli schiavi si umiliano dinanzi a un tiranno e lo esaltano anche se lui li uccide.
Sì, nel boschetto del tempio e nell'ombra della cittadella io ho visto i più liberi tra voi portare addosso la loro libertà come un giogo e delle manette.
E il mio cuore sanguinò dentro di me; poiché voi potete soltanto essere liberi quando perfino il desiderio di cercare la libertà diviene per voi una bardatura, e quando voi cessate di parlare di libertà come di un traguardo e di un compimento.
Voi sarete liberi veramente quando i vostri giorni non saranno senza affanno né le vostre notti senza necessità e pena,
Ma piuttosto quando queste cose si stringeranno attorno alla vostra vita e tuttavia voi vi solleverete al di sopra di esse nudi e non costretti.
E come vi solleverete oltre i vostri giorni e le vostre notti se non spezzerete le catene che voi all'alba del vostro discernimento avete allacciato attorno all'ora del vostro mezzogiorno?
In verità quella che voi chiamate libertà è la più salda di queste catene, anche se i suoi anelli brillano nel sole e abbagliano i vostri occhi.
E cosa sono se non frammenti del vostro stesso io che voi vorreste scartare così da poter divenire liberi?
Se è una legge ingiusta che voi vorreste abolire, quella legge fu scritta con la vostra stessa mano sulla vostra stessa fronte.
Voi non potete cancellarla bruciando i vostri libri di legge né lavando la fronte dei vostri giudici, anche se vi versate sopra il mare. E se è un despota che voi vorreste detronizzare, fate anzitutto in modo che il suo trono eretto dentro di voi sia distrutto.
Poiché come può un tiranno dominare il libero e il fiero, se non per una tirannia nella loro propria libertà e un'onta nella loro propria fierezza?
E se è un affanno che voi vorreste gettar via, quell'affanno è stato scelto da voi piuttosto che imposto a voi.
E se è una paura che voi vorreste dissipare, la sede di quella paura è nel vostro cuore e non nella mano di quello di cui avete paura.
In verità tutte le cose si muovono dentro il vostro essere in un costante abbraccio a metà, il desiderato e il paventato, il ripugnante e il prediletto, il perseguito e quello che voi vorreste sfuggire.
Queste cose si muovono dentro di voi come luci e ombre in coppie che si avvinghiano.
E quando l'ombra si dissolve e non esiste più, la luce che indugia diviene un'ombra per un'altra luce.
E così la vostra libertà quando perde le sue pastoie diviene essa stessa pastoia di una libertà più grande.       

Kahlil Gibran


venerdì 2 agosto 2013

Robiei e Val Bavona




Oggi abbiamo fatto una gita. Siamo andati a Robiei. Già il viaggio è uno spettacolo; si attraversano luoghi tra i più belli del Ticino. In modo particolare, l'ultimo tratto per arrivare alla stazione della teleferica, passa per la Val Bavona. Di questa valle ho già scritto. Ma ogni volta che la vedo resto incantata. Da qualche parte ho letto che è una valle “zen”. Penso che non la si possa descrivere meglio. È un posto fantastico. Una valle bellissima per il suo paesaggio ma anche, e forse soprattutto, per le tracce lasciate dall'uomo. È impossibile descriverla in modo adeguato, bisogna vederla.



Comunque, da li siamo passati per andare a San Carlo, da dove parte la teleferica per Robiei. Arrivati su, c'è l'imbarazzo della scelta per quanto concerne i sentieri da seguire e le passeggiate da fare.



 Abbiamo optato per una “facile”, poco dislivello, strada comoda e panoramica, e abbiamo raggiunto il lago bianco.




La zona di Robiei è caratterizzata dalla presenza di diversi laghi artificiali e dalla centrale idroelettrica. Il paesaggio è davvero splendido se non fosse per gli inevitabili tralicci, sia della centrale, sia della teleferica.

C'è poi una tale ricchezza a livello di flora, che lo sguardo spesso si perde al suolo, piuttosto che verso le vette, così è facile dimenticare le poco estetiche costruzioni.
 








E poi ci sono naturalmente gli animali: mucche, capre...
 
(questa mucca vi fa ciao con la zampa, lo vedete?)
 

 
 
  ed eccezionalmente..., un cucciolo di martora (?) che si è messo in bella mostra apposta per noi fotografi!
 
 
 
ma anche rivolgendo lo sguardo verso l'alto, il panorama è spettacolare!
 

 
Ghiacciaio del Basodino




 
Lassù, in mezzo a quell'azzurro intenso vola un aereo! Beati i passeggeri, avranno una vista splendida su tutto l'arco alpino.