domenica 30 marzo 2014

Cambio di prospettiva 11

Cambio di prospettiva totale. Ovvero, il punto di vista di un'altra persona. In questo caso di un vero fotografo. Un fotografo speciale, perché ha scattato questa meravigliosa fotografia del paese in cui vivo e perché quando lui era un bambino e le mie figlie erano piccole, siamo stati vicini di casa.



La mia casa si trova al margine destro dell'immagine, più o meno a metà. In alto a destra, quella striscia bianca illuminata dal sole, è la scalinata che ogni tanto percorro con l'intenzione di fare qualcosa per la mia salute... ; ))) in totale sono oltre 900 scalini....


Il fotografo si chiama Enrico Boggia e questo è il suo link.







domenica 23 marzo 2014

Cambio di prospettiva 10

Cambiare prospettiva può aiutare a ripartire, anche quando intorno tutto è secco e sembra che sia la fine... ma la vita dentro ognuno di noi ha una grande forza!






venerdì 21 marzo 2014

Blogger dal vivo



Abbiamo parlato di tutto come « vecchie » amiche, io e Antonella, sedute al tavolino di un bar a Ponte Tresa. È stato proprio un bell’incontro che mi ha fatto tanto piacere e mi ha dato una bella carica.
Non è scontato trovo, quando ci si incontra con persone che si conoscono soltanto attraverso il blog. Anche se non credo alla realtà virtuale, perché tutto è realtà, gli scambi che avvengono in rete tra persone « sconosciute » restano comunque spesso a un livello superficiale. Incontarsi, parlarsi vedersi è poi un’altra cosa. Dal vivo c’è anche tutta una questione di pelle e di chimica che deve funzionare… ed ha funzionato!

Volevamo anche farci una foto, ma ci siamo dimenticate, prese dal nostro raccontarci, e dai capriccetti di Stella che non aveva tanta voglia di risalire in macchina. Nemmeno io a dire la verità. Sarei andata volentieri a fare una passeggiata con Antonella lungo il lago per continuare a parlare delle nostre vite, dei nostri pensieri. Per il momento è tutto rimandato. E sarà bello incontrarci di nuovo.

Grazie Antonella, a presto ! 

mercoledì 19 marzo 2014

Quel giovane fermo al semaforo

Ero ferma in colonna al semaforo. Sul marciapiede accanto vedo arrivare di corsa un ragazzo con lo zaino in spalla. Un apprendista imbianchino avrei detto dal suo abbigliamento. Ho pensato che avesse appena finito di lavorare e correva verso le strisce pedonali. Mi ha colpito quel ragazzo. Molto. Aveva dentro una sorta di impazienza che emergeva da ogni gesto, da quello spostarsi da un piede all'altro mentre aspettava il verde, dal modo con cui aveva premuto il bottone del semaforo. Un'impazienza bella, sana. Da giovane felice e soddisfatto. Anche il suo viso, la sua espressione comunicavano solidità e gioia.

Il pensiero è arrivato guardandolo: ha davanti a sé ancora tutta la vita. Un pensiero assolutamente privo di invidia, ma carico di nostalgia. Che bello essere così giovani e felici. Che bello potersi inventare ancora tutta la vita. Avere davanti mille strade da poter percorrere. E quel primo pensiero ha dato il via a una reazione a catena... Vorrei tornare indietro? Cosa rifarei? Cosa cambierei?...

Cosa rifarei? Mi è piaciuto essere mamma giovane. Questo lo rifarei, vorrei ancora essere mamma delle mie figlie e alla stessa età. Però non abbandonerei i miei sogni. Farei entrambe le cose. Oggi so che è possibile. Allora pensavo di no. O forse avevo altri bisogni che chiedevano di essere soddisfatti. Non vedevo alternative.

Cosa cambierei? Forse farei alcune scelte diverse. O forse mi prenderei più tempo per capire meglio cosa è importante per quali scelte fare. Se tornassi indietro, mi occuperei di più di me stessa, cercando di conoscermi meglio. Ma quando si è molto giovani, certe scelte non sono libere e incondizionate. Certe scelte sono dettate da bisogni dell'infanzia non soddisfatti. E allora si cerca di recuperare, di tappare le falle. Ma il rischio è grande. E io le scelte più importanti della mia vita le ho fatte che ero ancora adolescente. A 20 anni i giochi ormai erano già quasi fatti... si trattava ormai soltanto di aggiustare il tiro.

Nei miei corsi per genitori insisto molto su un concetto che mi è caro, ovvero che i genitori dovrebbero orientarsi ai bisogni dei figli. Nel senso che le scelte che fanno, dovrebbero tenere conto dei bisogni dei loro bambini e quei bisogni spetta ai genitori soddisfarli. È importantissimo. Però spiego anche che i bisogni non sono la stessa cosa dei desideri. Perché un genitore non ha il dovere di realizzare tutti i desideri dei figli, ma di soddisfare i loro bisogni, appunto.
Avventurarsi nell'adolescenza, iniziare a scoprire l'universo relazionale con dei vuoti dentro, può portare fuori strada, può allontare dal vero sé, dalla propria indole.

Quel ragazzo, a vederlo così sicuro, con quello sguardo pieno di fiducia, mi ha fatto pensare che non avesse vuoti, o ne avesse proprio pochi. Che immagine stupenda! Mi è rimasta dentro. Lo vedo ancora con i suoi pantaloni bianchi macchiati di pittura, il giubotto nero e lo zaino in spalla. Uno zaino leggero... che non appesantirà il suo cammino. Lo vedo, con la sua impazienza di vivere, con quella smania da venerdì pomeriggio, pronto a conquistare il mondo prima ancora del fine settimana. Lui ha ancora tutta la vita davanti a sé. Io sono (forse, spero) un po' oltre metà strada. E non credo che tornerei indietro.


sta sorgendo il sole sopra a Porlezza

domenica 16 marzo 2014

mercoledì 12 marzo 2014

Per Jampy

Ecco le primule fiorite. I bordi e I poggi lungo le strade e I sentieri sono tappezzati di questo splendidi mazzolini gialli. Primavera pura.





lunedì 10 marzo 2014

Io, Stella e il gatto (Jukka)


Stella vive con me (con noi) da ormai una settimana. È arrivata il primo marzo. Si sta ambientando e sta anche “prendendo confidenza” con me e con l'ambiente che la circonda. Se i primi giorni mi seguiva ovunque la portassi, ora inizia già a manifestare la sua volontà, la sua disapprovazione, la sua testardaggine. Ogni tanto, mentre siamo a camminare, si ferma dove si trova e non c'è più verso di farla proseguire. Di solito è lei poi che decide dove andare. E finora ho cercato di assecondarla. Ma purtroppo non sempre è possibile. E allora si creano situazioni davvero buffe. Stamani per esempio si è fermata in mezzo a una strada, che si è di campagna e dove passa forse una macchina in una giornata, ma quella macchina è arrivata proprio mentre Stella stava li seduta e non c'era verso di farla spostare, e quando ho cercato di tirarla si è addirittura sdraiata completamente sulla schiena come a dire, io da qui non mi sposto. Ho chiesto all'autista di avere un attimo di pazienza, finché sono riuscita a farmi seguire da Stella!

Dapprima ho pensato che fosse una testarda a causa delle sue “origini calabresi” ( e ne so qualcosa!!!), ma poi, leggendo del carattere del maremmano (e Stella per metà è maremmana) ho scoperto che questa razza è molto autonoma e indipendente, e che gli ordini dell'amico uomo li segue soltanto se li trova sensati... vorrà dire che le mie richieste non lo sono molto... dovrò rivedere i desideri che esprimo a Stella ; )))

Sono invece molto stupita di come lei e il nostro gatto di casa si siano abituati l'uno all'altra. Non posso dire che siano amici, ma proprio oggi lui è riuscito ad annusarle un orecchio. E non avvicindandosi dal retro, come fa di solito, bensi posizionandosi proprio davanti al muso di Stella. Insomma iniziano a tollerarsi, lui ha capito che Stella non insegue i gatti e lei comincia ad avere meno timore di lui. Perché stranamente, dei due, è lei che è più timorosa.

Vedremo come proseguiranno queste manovre di avvicinamento che per ora è solo Jukka (il gatto) a intraprendere. Ho l'impressione che lui avrebbe proprio tanta voglia di tuffarsi in quella montagna di pelo, ma ci vorrà ancora un po' di pazienza e aspettare che anche Stella si lasci andare alle coccole feline.


Stella alla sua prima sosta sulla collina delle betulle. Sullo sfondo la Val d'Intelvi.


domenica 9 marzo 2014

sabato 8 marzo 2014

Crochi fioriti

La neve si è sciolta e I crocus sono finalmente fioriti!

 
 
 
 
 

 
 
 
E dimenticavo.... AUGURI A TUTTE!

lunedì 3 marzo 2014

Qua e là nei vostri blog leggo di erbe selvatiche da raccogliere, di iris fioriti, di risveglio e primavera.

Da me l'avvicinarsi della primavera si presenta così.



 E anche per oggi è annunciata neve. Quest'anno pare proprio non voler smettere più di nevicare. A me, in questo periodo, il bianco che di solito amo molto, inizia a venirmi un po' a noia.


domenica 2 marzo 2014

Cambio di prostettiva 7

A volte, focalizzarsi sui dettagli, impedisce di godere di una vista più ampia




e di valutare le situazioni nel loro insieme


 
 
 
Approfitto di questo cambio di prospettiva per presentarvi il mio "nuovo progetto".

STELLA


Arrivata ieri, 1° marzo, nella nostra casa, ma nella nostra vita e nei nostri cuori c'era già da qualche settimana. Stella è una meticcia di sette anni, tutti vissuti in canile. Dapprima in Calabria e poi a Bergamo.

Vi parlerò ancora di lei. Per ora si sta lentamente abituando al grande cambiamento. Già solo climatico, perché ieri è stata accolta da una nuova nevicata, e non da poco....