domenica 27 gennaio 2013

La legge mi Murphy...

... se qualcosa può andar male, lo farà...

La settimana scorsa abbiamo avuto problemi con gli scarichi igienici. Abbiamo fatto mille congetture (saranno i gancetti che ho dimenticato di staccare dalla tenda che ho lavato...? o hai buttato i cotton floc nello scarico?) nell'attesa che arrivasse il lunedì e potessimo chiamare l'idraulico. Quando finalmente lo abbiamo contattato, molto gentilmente ci ha indirizzati a una ditta che svuota le fosse biologiche... già, perché secondo lui era quello il problema. Panico! Perché da quando abbiamo acquistato la casa non siamo ancora riusciti a capire dove si trovava la fossa biologica. Alla fine abbiamo addirittura pensato che le canalizzazioni fossero collegate alla ben visibile vasca in cemento della casa accanto alla nostra, che da anni è disabitata.

Arrivati gli operai hanno iniziato a scavare dove, secondo i piani, doveva trovarsi l'impianto. Inutile dirvi che era proprio accanto a un'aiuola con tanto bosso, geranium, rose, e altre piante.... Insomma, scava e scava, finalmente a oltre 70 cm di profondità ecco apparire un coperchio di cemento. Alla fine dello scavo, sapevamo non solo dove si trovava la nostra fossa biologica, ma anche quanto è profonda e larga, 1.5x300m! Ma non basta, a due metri di distanza, c'è anche il pozzo perdente, altra struttura in cemento a ca. 70 cm di profondità, e molto probabilmente altrettanto grande.

Considerando che l'unico pezzo di terreno pianeggiante che io, presuntuosamente, chiamo giardino misura 40 m2 scarsi, presumo che almeno per un terzo sia occupato da queste vasche di cemento. Naturalmente il terreno che le ricopre è in gran parte costituito da sassi e rifiuti di cantiere, terra buona ce n'è proprio poca... C'è ancora da stupirsi se li le mie piante non crescono bene? Sfortuna vuole però, che quella sia la parte più esposta a sud, quindi la più soleggiata!

L'autunno appena passato ho ridisposto gran parte delle piante e ho raggruppato le rose proprio in corrispondenza del pozzo perdente... Vedremo.... sono curiosa di scoprire se i 70 cm di terreno di cui dispongono e che in gran parte sono costituiti da detriti, permetteranno alle rose di crescere. Ho qualche dubbio.

Oltre a tutte queste costatazioni che, come ben immaginerete, non mi hanno resa felice, arriverà anche il conto da pagare... E non è finita qui. Per evitare di dover scavare un'altra grande buca tra tre o quattro anni, sarà necessario rialzare l'apertura della fossa e portare il coperchio al livello del terreno. Un lavoro importante che mi costerà un occhio delle testa!

E siccome esiste, oltre alla legge Murphy, anche la legge delle serie... venerdì (giorno del mio compleanno, proprio un bel regalo...!) ho ricevuto anche le tasse da pagare.... evito cifre e conti... ma c'è di che deprimersi... Gran parte dei miei progetti per quest'anno sono sfumati...

Per concludere un paio di fotografie che ho scattato stamani. La luna che "tramonta" dietro al Monte Lema.


 



 


mercoledì 23 gennaio 2013

La nascita di una scrittrice

Il suo è stato uno dei primi blog che ho cominciato a seguire quando ho iniziato il mio. Arrivavo di Splinder (che stava per chiudere), era un brutto momento della mia vita, avevo bisogno di iniziare qualcosa di tutto e solo mio. E così è nato questo blog.
Come dicevo uno dei primi che iniziai a seguire fu "Iris e Libellule". Mi ritrovavo in quell'ambiente così magistralmente descritto dalla sua autrice. Più leggevo i suoi racconti e più mi domandavo "cosa ci fa questa chiusa dentro a un blog???" La sua bravura nel descrivere situazioni, momenti, emozioni, vissuti, persone e personaggi era incredibile.
Lei è anche la prima e forse unica blogger che ho cercato di incontrare. Cercato, perché quando è stato il momento, non ci siamo trovate!! Me ne rammarico ancora adesso.  Un vero peccato, spero di riuscre a recuperare questa occasione perduta.

Oggi, tra le varie mail, ce n'era anche una di Lorenza M. che mi dà una notizia strepitosa: è uscito finalmente il suo primo libro.

Che dire, è un'emozione grandissima! Come ha scritto qualcuno nei suoi commenti, è paragonabile alla nascita di un bambino. Un bambino che tutti hanno desiderato, di cui tutti aspettavano la nascita, e ora c'è, è vero, vivo, lo si può toccare.

Lorenza, non ho parole, credo che tu abbia la capacità e la forza per fare qualsiasi cosa. A questo punto non mi stupire se mi dicessi che tra qualche mese parteciperai a una spedizione sulla luna. Hai la capacità di fare grandi cose. Sei stata BRAVISSIMA!

E grazie anche a Paola, che ti ha aiutato in questa impresa e ha permesso la pubblicazione.


mercoledì 16 gennaio 2013

Qualche tempo fa, parlando con una delle mie libraie di fiducia (La libreria del Tempo a Massagno), le raccontavo della mia passione per Giovanni Segantini  e per l'Engadina, ( le due cose sono effettivamente molto collegate... ),  e lei mi ha detto che stava proprio leggendo un libro in tema. Appena l'ha finito, me lo ha rivenduto (la sua è una libreria che vende libri usati). Ed è stata una buona cosa, perché è un libro che mi piace moltissimo. Parla infatti di molte delle mie passioni. Oltre, come già accennato, Segantini e l'Engadina, anche in generale di montagna, passeggiate, storia delle nostre regioni (Lombardia, Bregaglia, Valtellina), aneddoti del presente e del passato, indicazioni precise per escursioni, cucina, enologia e cultura generale. Il tutto raccontato con un bel senso di umorismo. Insomma, un libro, a mio avviso, davvero riuscito. Non conoscevo per niente l'autore e per me è stata una vera scoperta.

Ora sarete curiosi di sapere di cosa si tratta! Eccolo dunque:

 "Cuochi, artisti, visionari. Storie di viaggio da Milano a St. Moritz". Paolo Paci. Feltrinelli

Come dice il sotto titolo, il libro racconta proprio del viaggio che l'autore fa partendo da Milano, per raggiungere Maloja, sulle tracce di Segantini.

immagine dal web
 
 

venerdì 11 gennaio 2013



Sono profondamente e immensamente addolorata e triste per la morte di


MARIANGELA MELATO


Grande donna, prima ancora che grande attrice




domenica 6 gennaio 2013

Usciamo di nuovo in giardino

Oggi ha fatto caldo, come penso in molti posti. Un caldo quasi primaverile, qui da noi siamo arrivati a oltre 18 gradi.

Il primo a goderne è il mio gatto rosso



Approfittando di queste belle giornate, ho appeso le nuove bandierine delle preghiere. Sono più piccole di quelle che appendo di solito, ma mi piacciono molto.




M. ha anche fatto una specie di staccionata rimovibile per contenere i cinghiali che l'altra notte sono arrivati a 30 cm dall'aiuola. Sono mesi che girano intorno alla casa vangando letteralmente i prati qui intorno. Hanno smesso quando il terreno era gelato e ora sono tornati in cerca di radici e tuberi. Una mattina presto li ho visti, erano 5 o 6, ancora molto giovani, forse nati in primavera. Con i loro lunghi musi scavano il terreno come se davvero fosse stato vangato. L'idea che possano entrare nel mio giardino mi terrorizza.




Con questo caldo hanno ripreso a fiorire anche le viole del pensiero che ho messo nelle cassette al posto dei gerani.




Ma per sabato hanno già dato di nuovo freddo e neve. A me va bene, infondo è inverno. La primavera arriverà. Intanto la natura ha bisogno di freddo, i semi e i bulbi che sono nel terreno hanno ancora bisogno di tempo.



 
È incredibile come i semi di clematide riescano a catturare i raggi del sole...
 

venerdì 4 gennaio 2013

Potevo non farvi vedere queste foto?

Ieri mattina, scendendo per andare al lavoro, il cielo era fantastico. Mi sono rammaricata tantissimo di non avere con me la macchina fotografica. Però mi sono ripromessa di portarla stamani. Naturalmente l'ho dimenticata ancora una volta. E oggi pomeriggio, tornando a casa, il cielo verso ovest era incandescente e allora ho pigiato sull'accelleratore perché volevo assolutamente riuscire a fotografarlo. Una vera gara col tempo, perché il tramonto avanza inarrestabile, e anche velocemente.

Comunque ce l'ho fatta, ho parcheggiato, sono corsa in casa, ho preso la macchina fotografica e sono scappata di nuovo. Lasciando i gatti costernati e affamati...

Ed ecco le immagini che sono riuscita a scattare. Ma vi garantisco che la realtà era moooolto meglio! Purtroppo di fronte a questi spettacoli, i miei limiti e quelli della macchina fotografica si fanno sentire. Urge corso di fotografia!!


Questo è il Monte Rosa, in quel momento era la parte meno "colorata" del cielo.








Qui la vista spazia sul lago di Lugano verso Porto Ceresio (Italia).






Il monte al centro con l'antenna è il San Salvatore che, insieme al Monte Brè dall'altro lato, fa da sentinella a Lugano, un po' come Rio de Janeiro...



Il "golfo" di Lugano 



Questa immagine è sfuocata perché la luce ormai era troppo scarsa per l'obiettivo che ho usato. Ci vorrebbe uno stativo, ma non ce l'ho ancora. Con un po' di fortuna arriva per il mio compleanno. In ogni caso, qui il rosso del cielo si riflette sul lago. Più precisamente in quella parte del lago di Lugano (Ceresio) che è il golfo di Agno. In fondo a destra si vede la strada che porta al valico di Ponte Tresa.


AIUTO!!!



Non riesco più a caricare foto.

Qualcuno sa come mai?

mercoledì 2 gennaio 2013

Riflessioni di inizio anno


 Da quando ho la passione della fotografia, osservo tutto ancora più attentamente di quanto già non facessi, sopratutto i fiori, le piante, gli alberi. Ma anche il cielo, i colori, le abitazioni...
 
Osservando così attentamente mi capita di scoprire dettagli che forse non avrei colto. A volte questi mi suscitano delle riflessioni. Come questa immagine:
 
 
 
 
Il ramo di un frassino che ho fotografato in occasione di una recente nevicata. Mentre ero intenta a mettere a fuoco il soggetto, mi sono resa conto che le gemme erano già presenti, insieme ai frutti (o forse sono ancora delle infiorescenze?) ed entrambi coperti da un leggero strato di neve.
Mi ha emozionato vedere come la natura è ottimista: i frutti sono ancora appesi, l'inverno incombe eppure la pianta è già pronta per la rinascita, pronta per accogliere la primavera ancora lontana.
Il futuro si prepara nel presente, che non dimentica il passato...
 
 
Eccole le gemme nere del frassino. Ma anche quelle del faggio sono già presenti sotto la neve...
 

 
Anche la prossima immagine, quando l'ho scaricata mi ha fatto pensare che spesso la luce ci appare riflessa e ci fa capire che poco lontano splende il sole. A votle basta cambiare di poco la propria posizione, il proprio punto di vista per goderne appieno. Altre volte è sufficiente il riflesso per farci sentire bene. La luce, come la bellezza, è dentro di noi.
 
 

 Nei prossimi mesi voglio ricordarmi di queste immagini. Perché sono sicura che possono aiutarmi in certi momenti, e perché danno un significato diverso anche alla mia passione per la fotografia
 
 

Eccomi li, mi vedete?