venerdì 8 novembre 2013

Nella sofferenza si cresce (?)

Ho scritto questo post verso la fine di agosto. Rileggendolo ho pensato che a volte è importante scrivere ciò che succede, come ci sentiamo, annotare anche le decisioni prese perché aiuta a non dimenticare. Cosa che io invece tendo a fare. Troppo spesso.



Ho già accennato al fatto che per me questa estate è stata difficile e caratterizzata da decisioni drastiche, da delusioni, da esperienze dolorose per me e per la mia famiglia. Ho ripreso le sedute con la mia consulente Voice Dialogue e quando mi ha chiesto com'era andata in questi mesi, le ho detto "È stata un'estate di merda". Testualmente... Poi però, riflettendoci, ho iniziato a elencare anche gli aspetti positivi emersi da tutti questi vissuti, perché davvero posso dire che ognuna di queste esperienze ha portato anche una crescita, un'evoluzione o, come minimo, un cambiamento utile.

Certo, avrei preferito stare bene e basta. Avrei preferito non viverle proprio certe esperienze, avrei voluto vivere un'estate serena, divertente e rilassante. Ma così non è stato; quindi, tanto vale vederne almeno gli aspetti utili, quelli che mi permettono di proseguire, di alzarmi al mattino e dirmi che la vita va avanti e che sono felice comunque, anche se devo trovare soluzioni diverse, rivedere i programmi, imparare a osservare senza dire niente.

Forse è questo l'insegnamento più importante per me. Il fatto di essere finalmente capace di osservare e non fare o dire niente. Lasciare che le cose avvengano perché forse è giusto così. Ho capito bene, finalmente, che non posso e non devo sempre prevenire mediare risolvere proteggere evitare migliorare insegnare .... Anzi, ogni tanto devo proprio stare zitta e ferma. Anche se avrei delle soluzioni, se vedo già cosa sta per arrivare o succedere se prevedo guai e difficoltà .... Non devo proprio farmi carico dei problemi degli altri, anche perché così evito passi falsi, fraintendimenti e malintesi, evito di ferire a mia volta, di invadere spazi che non sono miei.

Non è stato facile, ma penso di averlo capito bene. Lasciare andare. E pensare di più a me stessa. Soprattutto.




22 commenti:

  1. Cara Cinzia...Tutto serve ...anche le cose più dolorose ..ripensandoci a distanza di tempo spesso ci accorgiamo che proprio quella situazione che non avremmo mai scelto di vivere ci ha insegnato a vivere , è importante farne "tesoro" ,quantomeno per non commettere un'altra volta gli stessi errori...questo vale per noi ma deve valere anche per gli altri, stare fuori dalla vita delle persone che ci sono care è difficile ma alle volte è necessario affinchè ognuno impari ha prendersi le proprie responsabilità... anche a me è capitato con una figlia di vivere momenti un pò così...poi il tempo è stato medico e ha saputo guarire i graffi .....in genere dopo l'inverno torna sempre la primavera ...no? Un abbraccio

    Gio

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    1. Grazie Giò! È proprio come dici tu. Il tempo è medico però bisogna anche trarre I dovuti insegnamenti dall'esperienza fatta.

      Buon fine settimana e un abbraccio anche a te!

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  2. Ciao Cinzia, la tua consapevolezza ti porta già sulla strada maestra.
    Le soluzioni che tu vedi e che vorresti mettere in atto non sempre sono giuste per gli
    altri, noi esseri umani siamo caparbi e tontoloni e se non sbattiamo ripetutamente
    i denti sul selciato, facciamo fatica a capire perchè continuano ad accaderci determinate
    cose. Lavora su un sano egoismo. Tu devi stare bene, poi glia latri di riflesso beneficeranno
    del tuo benessere.
    Ti auguro un sereno fine settimana in mezzo alla tua meravigliosa natura o rintanata al caldo
    in casa ad ascoltare Rod Stewart ( io lo amo ), a fare una torta di mele, a leggere un romanzo
    o a girovagare fra i tuoi amici blogger.
    Ciao ciao

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    1. Grazie Loretta, per la comprensione e per gli auguri. Leggerò, ascolterò musica anche se non proprio Rod Stewart ; )))... e forse faro anche una torta di mele perché una coppia che sta frequentando uno dei miei corsi mi ha regalato delle ottime mele del loro albero! Continuerò a leggere I Consigli del cuore del Dalai Lama... e verrò a farvi visita....

      Un abbraccio
      Cinzia

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  3. Anche i momenti più dolorosi servono ad insegnarci qualche cosa...discorso diverso è poi riuscire a mettere in pratica i propositi che facciamo ogni volta che cerchiamo di combattere contro il destino e scopriamo di farci male per niente.

    Io me lo sarò ripetuta migliaia di volte...la prossima volta lascio che le cose accadano, e poi non è mai così, poi le sento arrivare e inizio battaglie disperate, come te cerco di riparare, proteggere, evitare...e alla fine faccio male a me stessa.

    Hai ragione lasciare andare...pensare a se stesse...imparare a vivere!

    Ciao, un abbraccio e buon fine settimana.
    Antonella

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    1. Non sempre si riesce a mettere in pratica ciò che si pensa... ma quando la vita ti ci fa battere di naso non una, non dieci, ma almeno cento volte, la lezione devi impararla per forza!!
      È più facile lasciare andare se lo spazio e l'energia che si liberano, li dedichiamo a noi stessi.

      Un abbraccio e buon fine settimana anche a te!

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  4. e un post molto profondo, dialogo interiore con te stessa. ti ammiro cara cinzia, io vivo da sempre una vita di * merda* (scusami se son volgare) e non riesco a vedere nulla di buono e di utile. ti auguro sempre il meglio e sopratutto sono felice se almeno qualcuno riesce a salvarsi e a vivere meglio. BUona giornata

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  5. Lunedì tornerò in ufficio dopo due settimane di ferie: dovrò ricordarmi di questo tuo post per lasciare che tutta la tensione che i miei colleghi cercheranno di scaricarmi addosso...mi scivoli via come acqua sulle tegole di un tetto...

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    1. Che bello Marta, se il mio post ti potrà aiutare a gestire meglio I colleghi rompiscatole...!

      Saluti cari

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  6. Capisco che non si può dire tutto, ma mi è venuta una curiosità... in ogni modo io sono in una lunga fase in cui ho proprio voglia di scrollarmi di dosso tante cose , non lo posso fare, per ora, ma è mia intenzione. Penso anch'io che si debba lasciare gli altri sbagliare autonomamente, come abbiamp fatto noi ai tempi nostri, come facciamo ancora. E' meglio non sapere quando gli altri sbagliano e soffrono, comunque un pò di questa sofferenza ci arriva . C'est la vie?

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    1. No, non si può dire tutto. La cosa più difficile è proprio vedere gli altri che sbagliano, e poi vederli soffrire e non averlo evitato... ma non sempre va così e soprattutto a volte volendo fare bene si fa del male... Noi, sul lavoro abbiamo come principio guida il "non nuovere", ma quanto è difficile anche li.... perché spesso lo capisci solo dopo...
      Un abbraccio Vitamina! Non aspettare troppo a darti la scrollatina che desideri...

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  7. Sarà pure così ma io avrei preferito non soffrire in passato, ora e in futuro........La sofferenza mi ha fatto maturare questo mio pensiero....Esistono sofferenze impossibili come le gravi malattie e la morte diciamo ingiuste ....e per queste non so con chi prendersela.... e mi sembrano peccati mortali ....tutte le altre situazioni.....tradimenti, delusioni, separazioni, modi di vedere e pensare diverso dei figli e da figli...... provocano notti insonni, momenti bui che quasi vorresti morire, distruggono ma poi forse c'è possibilità di uscita, di serenità anche se lasciano il segno.......e sono i peccati veniali ....E' la vita....si ammira la natura ed è meravigliosa .....Buona giornata

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    1. Si ci sono sofferenze diverse. E a me durante l'estate è toccata proprio di tutto, tutto quello che hai nominato e anche altro... Tutto ha dato dei frutti. Certo, ci sono sofferenze anche mille volte peggiori... e anche per questo, alla fine, riesco a vedere gli aspetti positivi.

      Buona domenica!

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  8. Quanto è difficile lasciare che le cose avvengano e, quanto è difficile accettare di perdere il controllo sulla nostra vita e quella delle persone a cui vogliamo bene! Anche per me leggere questo tuo post è una maniera di riflettere sulle mie difficoltà e i miei momenti neri...

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    1. Sì, lasciare andare, soprattutto se si tratta dei figli, è proprio difficile...

      Buona domenica Grazia!

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  9. A volte la vita presenta il conto, e ci mette più o meno improvvisamente davanti al fatto che non ne abbiamo il totale controllo.
    Ma è la vita...bisognerebbe essere davvero così bravi da riuscire a prenderla per quello che è :)
    Buon weekend!

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    1. Non lo vivo come una presentazione del conto, ma, a dipendenza della situazione, piuttosto come un'opportunità per vedere dove sto sbagliando.
      Buona domenica!

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  10. io sempre voce fuori dal coro...se la sofferenza è una sofferenza masochistica non serve per crescere

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    1. Io il concetto lo esprimerei diversamente: se non riesci a fare qualcosa di positive della sofferenza, allora diventa una sofferenza masochistica. Che è un po' diverso.... ; )))
      Poi è chiaro che c'è chi vive come sofferenza qualsiasi esperienza della vita... ma non è il mio caso. Il mio motto è: ... la felicità è la via...

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    2. anche io intendevo più o meno la stessa cosa che hai scritto tu nel commento :-)) ma io purtroppo sono sempre un po' "categorica" quando scrivo ^_^
      C'è una sofferenza evolutiva, che ci fa crescere, attraversando anche dispiaceri attuali, ma ci libera e libera l'altro perchè il fine è la pace con noi stessi, la pace dentro di noi.
      Invece, come dicevamo appunto, c'è una sofferenza masochistica, fine a se stessa, statica, che non porta a nulla, se non a rimanere invischiato nelle stesse situazioni senza trovare sbocco e serenità .
      Ciao!! un saluto grande grande, sonia <3

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  11. Cara Cinzia, non conosco ciò che stai attraversando, ma qualcuno tanto tempo fa mi ha detto che non ci può essere Amore senza dolore. Con gli anni ho sperimentato che è proprio così! Allora sorrido, e nei momenti felici ne faccio una riserva per quelli infelici.
    A presto,
    Alfonsina

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