martedì 30 agosto 2011

Val Carassina

Oggi voglio farvi vedere qualche foto in più e raccontarvi dove ho fatto le sperimentazioni del post precedente.

Ho portato la macchina (voglio assolutamente trovarle un nome...) con me in Val Carassina. Una valle che si raggiunge dalla Val di Blenio. Per arrivarci bisogna fare un tratto di strada che a me mette ansia già giorni prima... La prima volta che sono andata, da sola (!!!) credevo di vivere un incubo... non avevo scampo, dovevo proseguire per forza perché tornare indietro o fare inversione era impossibile.

Il primo punto per me difficile è la galleria sotto la diga del Luzzone. Per fortuna il traffico è regolato da un semaforo, quindi non si incrociano altre vetture, ma la careggiata sarà larga due metri e mezzo. Quindi la galleria è lunga e stretta e la percorri nella consapevolezza che "sopra alla testa" hai un lago intero....

L'altra difficoltà è il tratto (per fortuna breve) di tornanti ripidissimi a una sola corsia che porta alla seconda galleria. Il terrore puro! Larga come la precedente, lunga almeno il doppio, senza semaforo e se incroci un'altra vettura sei obbligata a fare lunghe retromarce in quello spazio angustissimo. Per fortuna non mi è mai capitato. Devo anche ammettere che il traffico è ridottissimo.

Ma poi finalmente, quando si esce dal tunnel... la valle è davvero bella e vale la pena affrontare quel percorso così difficoltoso (per me).












Non lasciatevi scoraggiare dal mio racconto! Una volta nella valle, la passeggiata è facile e molto bella. Si possono vedere mucche, capre e cavalli al pascolo, maiali nei recinti e, con un po' di fortuna, anche qualche marmotta smarrita (nel nostro caso perché spaventata dai cani lasciati liberi).

Si può anche comprare dell'ottimo formaggio di capra fatto direttamente sul posto.


8 commenti:

  1. È davvero un bel posto ma quello che stupisce di più è che possa esserci una cosi bella vallata dietro la montagna che fiancheggia la diga del Luzzone. Quello è davvero un luogo inospitale con terreni ad alta pendenza e niente pianura. Sbucati nella valle dietro si ha davvero l'impressione di essere andati in tutt'altra regione.

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  2. L'amore per la fotografia ti ha proprio dato una spinta in più,compresa quella di superare le paure.Brava.Buona giornata Cinzia

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  3. Quanta natura selvaggia in queste foto! Valeva proprio la pena affrontare la strada terribile, grazie davvero per avermi fatto conoscere un pezzo d'Italia (o Svizzera?) ancora allo stato puro. Baci!

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  4. Cara Cinzia, che bei posti! E penso, senza togliere nulla alle foto bellissime (come diventi brava !) che sia anche più bello ad esserci. Il racconto della strada è come un sogno , e pensare che quando eravamo piccole moltissime strade erano così , era già tanto che ci fossero delle strade ! Ora ci siamo abituati allle autostrade ...

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  5. Se questa stupenda vallata fosse accessibile da un'autostrada, temo non sarebbe così stupenda e brada come mostrano le tue foto: ben vengano le stradine tortuose e impervie che scoraggiano il turismo di massa, ma non gli amanti della natura!!

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  6. Grazie per aver fatto conoscere questo luogo assolutamente incantevole.

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  7. Cara Cinzia, danke für deine nette Nachfrage. Ja, es geht mir (wieder) gut. Deine Bilder aus dem für mich unbekannten Tal sind wunderschön. Sogar Murmelis hast du entdecken können, toll!! Sind nicht gerade sie der Beweis für ein Stück unberührte Natur, wovon es leider immer weniger gibt?!
    Sei lieb gegrüsst, Barbara

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  8. Grazie per la visita al mio blog. E' vero che un po' ci assomigliamo (trekking, montagna, natura, fiori). Ora che ti conosco, verrò anch'io a farti visita, per conoscere meglio l'ambiente che ti circonda. Il percorso che descrivi in quest'ultimo post io l'avrei fatto a piedi. Situazioni simili mettono il panico anche a me. A presto.

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