venerdì 25 marzo 2011

Itaca

Oggi, tornando a casa, mi è successa una cosa strana. Ero in macchina e stavo andando a fare benzina (perché domani si parte per Lucca...). La macchina, mi rendo conto, è diventata per me luogo di meditazione e riflessione ideale, anche se forse questo mi rende un'automobilista un po' distratta... Insomma, stavo guidando e improvvisamente, senza nemmeno accorgermi, ho come avuto una percezione più nitida e consapevole di me stessa, dello stato d'animo che stavo vivendo. Qualcosa che definirei simile all'onda calda di un mare caraibico che mi avvolgeva. Una calma e una tranquillità insolite, qualcosa che me per è nuovo, che non conoscevo o non avevo mai percepito così in passato.



Cos'è? Mi sono chiesta, e ho cercato di “ascoltare” meglio e piano piano credo di aver capito cos'era quella sensazione nuova che avevo di me stessa. Forse l'ho riconosciuta perché le mie amiche che l'avevano vissuta prima di me, me ne avevano parlato. Ne ho anche letto, ma non riuscivo nemmeno ad immaginare come ci si potesse sentire.


Ripensandoci, la prima immagine o frase che mi è venuta in mente è stato “tirare i remi in barca”. Ma non mi piace molto perché ha un'accezione negativa, di rinuncia, di sconfitta e invece non è così. L'emozione prevalente è piuttosto di pace, forse anche di serenità. Allora ho pensato, è la sensazione di “tornare a casa”... di “rientrare”. Rientrare in me stessa, ritrovarmi, quel senso di raccoglimento, di focolare. E subito dopo mi sono ricordata della poesia che qualche giorno fa mi ha inviato la mia dolcissima amica Elena (questo aggettivo non le piacerà, lo so). Itaca.

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Kostantin Kavafis





Non so l'autore avesse voluto dare a questa poesia lo stesso significato che improvvisamente ha avuto per me. Non credo, essendo un uomo, perché la mia sensazione provata oggi so che è strettamente legata al mio essere donna, al mio essere donna di 51 anni, alla mia età dunque, al fatto che sto per abbandonare definitivamente l'età fertile, al fatto che il mio corpo sta raggiungendo un senso di quiete, di riposo dopo le fatiche di decenni...


Ed ecco dunque quella sensazione di calma, di onda lunga, di tepore del sole che sta tramontando. Sento di aver fatto il grosso del lavoro, ora inizia la stagione del raccolto, della contemplazione, del guardarsi dentro piuttosto che rivolgere lo sguardo all'esterno. Dell'osservare piuttosto che del cercare. Oggi credo di aver capito che è iniziato il mio viaggio verso Itaca. Il viaggio del ritorno, il ritorno di una donna che è andata alla conquista del mondo, della vita, del suo posto, del suo senso, del suo valore e ora si accinge a tornare. Ricca, moltiplicata, a volte stanca, diversa e soddisfatta.

Oggi pomeriggio ho avuto la sensazione di aver fatto pace con me stessa, con la mia età che avanza; ora mi auguro che questo viaggio sia lungo, il più lungo possibile, senza troppe tempeste, e che mi porti alla meta senza troppe fatiche. Dai che si parte! E anche questa sarà un'avventura che, come la precedente, non vivrò da sola, ma in compagnia delle mie amiche coetanee o poco più giovani e poter condividere con tutte loro anche questa nuova fase mi emoziona al solo pensarlo.

7 commenti:

  1. Che bella poesia, io che mi annoio delle poesie quasi subito dopo averle tanto amate da ragazza, questa l'ho letta con golosità , tutti i profumi e le cose che ci sono dentro , e ancora più bella la tua sensazione descritta, bellissima e molto chiara. Che dirti ? Grazie , a domani.

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  2. Itaca è da sempre una delle mie poesie preferite e Kavafis un poeta da rileggere
    soprattutto quando parte del viaggio è stata compiuta.

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  3. Non c'è cosa più bella che la quiete dopo la tempesta. L'amore non è solo fuoco e passione ma soprattutto calma e serenità.
    Alla nostra età è oltremodo piacevole sedersi e guardare. Come quando torni a casa e ti rilassi solo quando ti sei svestito e ti sei messo comodo.
    Che bella cosa tornare a casa!

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  4. Itaca è una delle mie poesie preferite.
    Ma cara Cinzia, tu hai saputo descrivere così bene questo momento della vita, che ne sono commossa. Commossa anche perché mi ci ritrovo.
    E lascia gentilmente che mi compimenti con Gianni che trova, come te, parole splendide per rafforzare il tuo scritto.
    Grazie di cuore!
    Lara

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  5. sei riuscita a tradurre in parole i sentimenti che sento anch'io, penso che dopo una vita vissuta in pienezza è il modo giusto di affrontare una stagione della vita, certamente meno produttiva ,ma più riflessiva, prendendoci pause per pensare in serenità. Tutto questo può avvenire ,come ho detto prima, dopo una vita vissuta, ricca di esperienza belle e brutte ma che ci hanno fatto maturare Gio

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  6. Grazie a tutti voi per i vostri commenti, complimenti, e per la condivisione che mi fa tanto piacere. Grazie anche a Gianni, il suo commento mi fa tanto piacere, perché è raro che un uomo si esprima su questi argomenti. La sua descrizione poi, è proprio azzeccata!
    Buona settimana a tutti
    Cinzia

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  7. Ciao Cinzia, seguendo le tracce di Grazia e Vitamina sono approdata anch'io a questo tuo post, davvero davvero bello. Tempo fa ho cercato anch'io di parlare di questa nostra strana e sempre taciuta età, e delle cose che accadono, dei cambiamenti a volte non così spiacevoli come di solito li si dipinge, anzi. Ma tu sei stata più poetica, hai reso meglio il tipo di sensazione che si può provare, la soddisfazione di avere compiuto una fase difficile e importante di un percorso. Un tempo si faceva un regalo alla mamma quando il bambino metteva i primi dentini, perché voleva dire che lei era stata brava, ce l'aveva fatta ad arrivare fin lì con la sua creaturina attaccata al seno. Secondo me bisognerebbe festeggiare, premiare anche la menopausa. Che ne dici, esagero?

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