giovedì 27 febbraio 2014

Scene rubate

Percorro in macchina una strada di quartiere, a velocità ridotta. Questo mi permette di notare una signora che cammina sul marciapiede alla mia sinistra. La vedo di spalle, è alta, snella, anziana, ha infatti una bella chioma grigia, quasi bianca, capelli corti e mossi. Cammina con eleganza e leggerezza giovanile. È vestita interamente di blu e indossa un cardigan che svolazza ad ogni suo passo. Rallento ancora e non posso fare a meno di voltarmi per guardarla. Ha uno sguardo allegro, gioiso e vivace, il suo viso non è particolarente bello ma lei è una bella donna. Stimo sia più vicina agli ottanta che ai settanta.

Dal lato opposto della strada avanza un signore molto anziano. Indossa un impermeabile e un cappello. Quando intravede la signora in blu, il suo viso si illumina e un leggero sorriso appare sulle sue labbra. È evidentemente attratto da quella bella signora e cammina senza perderla di vista. Fino a che anche lei non alza lo sguardo e lo vede. Si conoscono, lei lo saluta agitando la mano; lui, con eleganza, solleva lievemente il cappello. Un gesto meraviglioso, che non vedevo fare da moltissimi anni. Quel cenno di saluto così ossequioso nei confronti di una donna: l'uomo che mette mano al cappello e lo alza giusto un po', spesso chinando anche lievemente il capo, quasi un accenno di inchino. Che bello!

Questa scena rubata alle due persone incontrate per caso, mi ha toccato molto. Mi ha riportato indietro nel tempo e, al tempo stesso, mi ha proiettato in un possibile futuro non più tanto lontano. Mi piacerebbe, invecchiando, avere un aspetto così gioioso e sereno. Come questa anziana che pareva essere in pace con se stessa e con il mondo. Mi piacerebbe riuscire a trasmettere l'equilibrio che ho percepito io dalla bella signora quando l'ho guardata e che mi ha contagiata con la sua gioia.

Non ho fotografie da aggiungere a questo post. Mi sarebbe piaciuto poter ritrarre i due anziani. Per il momento mi limito a conservare nei miei occhi i loro sguardi e i loro visi, così meravigliosamente sereni.


martedì 25 febbraio 2014

Nuovo progetto

Una domenica di pioggia e nebbia. Di quelle da stare spalmata sul divano con il camino acceso.



E invece, con tanta fatica, riesco a vestirmi e a uscire. L'idea di fare qualche scatto interessante mi aiuta a superare la pigrizia. Dunque, nonostante che piova, prendo anche la macchina fotografica che tengo chiusa nella giacca per proteggerla dall'umidità.






Bastano pochi minuti e la pigrizia e la fatica sono dimenticate. Alla fine ho fatto una bella passeggiata, con qualche bella fotografia e la consapevolezza che uscire con qualsiasi tempo non sarà poi così male e nemmeno tanto difficile.


 
 
 

domenica 23 febbraio 2014

Nonna

Un fine settimana trascorso con il mio Principe. Non più tanto piccolo. Anche lui se ne accorge: “Ti ricordi nonna, quando mi dovevi aiutare a salire sulla carrucola?”. Si mi ricordo, e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Ha già sette anni. È meraviglioso, perché è curioso, vuole sapere, capire, si parla, si discute, si ragiona insieme adesso. Ma la nostalgia di quando piccolo mi stringe il cuore.

 

C'è in ogni età dei bambini qualcosa di magico, di meraviglioso. Ora è bello perché parla molto anche di se stesso, di come si sente, di cosa prova. Come ieri, quando mi ha detto che non vuole crescere e diventare grande. “Perché a scuola adesso imparo tante cose interessanti. Poi divento grande e me le dimentico!”

“Ma no tesoro. Il cervello è come un armadio con tanti cassetti. Le cose che impari le metti in quei cassetti e da li non vanno più via.”
“Per tutta la vita?”
“Certo!”
“Anche quando muori?”
“Bè, no, quando muori non più.”
“Perché quando muori si rompono i cassetti...”

Non passa un quarto d'ora, entriamo in una “bottega del mondo” e il mio Principe vedere una piccolissima scacchiera, davvero molto bella. Entusiasta mi chiede:
“Nonna sai giocare a scacchi?”
“Non più tesoro. Avevo imparato a scuola, ma ora non mi ricordo più come si gioca”
“Vedi!!!! È proprio quello che ti dicevo prima!!!”

Ecco, colta in castagna.... Com'era già la teoria dei cassetti?...


Al ruscello
 
 
per costruire dighe anche in inverno
 

Cambio di prospettiva 6

Sollevo lo sguardo da terra, e mi accorgo che un raggio di sole raggiunge anche gli angoli dove il fogliame è più fitto, portando la luce dove meno te l'aspetti

martedì 18 febbraio 2014

Olimpiadi

Questa volta non riesco ad entusiasmarmi per I giochi olimpici. E non soltanto perché ho la testa completamente immerse nel mio nuovo progetto, o perché sono stanca e presa da alter mille cose.
Non riesco a entusiasmarmi, anzi, sono proprio infastidita. Penso che ogni volta e in ogni paese dove si sono svolte ci siano stati degli "effetti collaterali negative", ma questa volta è davvero una situazione grave; o forse sono io che sono più consapevole e anche più sensibile.
Ma vedere e sentire quali danni sono stati causati da questi giochi agli abitanti di quei luoghi e all'ambiente, mi ha fatto passare la voglia di seguire I giochi e le gare.

Già solo il costo dell'intera operazione è vergognoso. 50 mia di dollari!!!! Famiglie intere che hanno dovuto abbandonare le loro case che appartenevano da generazioni, deturpamento del paesaggio, inquinamento e disagi grandissimi. Per cosa? Per lo sport, che farà anche bene, ma non ad ogni prezzo!

 

immagine tratta dal web

domenica 16 febbraio 2014

Cambio di prospettiva 5

Fermare lo sguardo sul mutare delle nubi e lasciarsi trasportare dalla loro leggerezza. Abbandonare per un istante il rincorrersi dei pensieri, svuotare la mente e lasciare che quella calma e quella leggerezza occupino lo spazio liberato.

Anche solo per cinque minuti.


giovedì 13 febbraio 2014

Spaghetti in salsa di avocado e limone - La prima ricetta del mio blog (credo)

Recentemente ho sperimentato una nuova ricetta. Ma come mio solito, l'ho leggermente modificata.
Qui di seguito riporto la ricetta originale e nelle parentesi metto le mie modifiche.
La ricetta l'ho trovata sulla rivista tedesca "Brigitte"

Ingredienti per 2 persone:

1 limone bio
1 piccolo spicchio d'aglio (io ho aggiunto mezza cipolla)
1/2 peperoncino picante
125 g di panna da cucina (io ho utilizzato la crème frèche, una specie di panna acida semigrassa e ne ho messa di meno)
75 g di formaggio fresco, tipo filadelfia (io non l'ho messo)
Sale
200 g di spaghetti (io ne ho usati 250g, ma noi siamo dei mangioni...)
1 piccolo avocado mature
Prezzemolo
Pepe macinato fresco

1. Sciacquare il limone con acqua calda, asciugarlo e raschiare la buccia con l'apposito attrezzo. Spremere il limone. Sbucciare l'aglio (io anche la cipolla, tagliarla finemente) e tagliare il peperoncino ad anelli.

2. Scaldare la panna, il formaggio fresco, l'aglio, il peperoncino, metà della buccia del limone raschiata a listarelle e la metà del succo di limone. (Io ho soffritto la cipolla, il peperoncino e lo spicchio d'aglio intero, ho aggiunto in seguito la panna acida, il succo di limone e un po' d'acqua calda), salare.

3. Cuocere la pasta, nel frattempo sbucciare l'avocado e tagiarlo a cubetti (io l'ho frullato con l'altra metà del succo di limone e ho aggiunto un po' di acqua di cottura della pasta e poco sale, ho però tenuto da parte qualche pezzetto di avocado per la decorazione).

4. Sciacquare il prezzemolo e tagliarlo finemente. Scolare la pasta e codirla con la salsa al limone e I cubetti di avocado (io ho mescolato la salsa al limone con l'avocado frullato).

5. Disporre gli spaghetti nei piatti, decorare con il prezzemolo tritato, la restante buccia di limone e una macinata di pepe. (Io ho aggiunto alcuni cubetti di avocado).


Spero che ci si capisca qualcosa, visto che è la mia prima ricetta, tradotta al volo dal tedesco e con l'aggiunta delle mie modifiche.....

Purtroppo non ho pensato di fare qualche foto.... lascio tutto alla vostra immaginazione....


domenica 9 febbraio 2014

Cambio di prospettiva 4

 
Cambiare prospettiva può aiutare a percepire e riconoscere i limiti. Di se stessi e degli altri.  
 
 

venerdì 7 febbraio 2014

Qualcosa sta cambiando...


Anche se il giardino è in parte ancora ricoperto di neve, quando apro le finestre al mattino, il cinguettio degli uccellini parla di primavera...

 
 
...  anche la luce sta cambiando....

 
 

 

... e alzarsi è di nuovo piacevole....

Buona giornata!

domenica 2 febbraio 2014

Cambio di prospettiva 3



Abbassare lo sguardo per vedere che tutto scorre, tutto passa, la vita ha un suo flusso, indipendente da noi.

Panta rei.