domenica 8 luglio 2012

Si ricomincia...


Siamo tornati. E come raramente mi succede, non avevo voglia di tornare; e ciò, anche se da sabato scorso ci siamo spostati da un posto all'altro, il che ha reso gli ultimi giorni di vacanza interessanti ma anche faticosi. Eppure non riuscivo a smettere di guardare, di ammirare, di riempirmi gli occhi e l'anima di impressioni, colori, immagini, contrasti, emozioni e bellezza della natura.

Questa vacanza la definirei la vacanza del movimento e dei fiori. Vi racconterò. Intanto inizio dal percorso. Avrei voluto pubblicare una cartina con il percorso ma non ne sono stata capace. Quindi elencherò le località dove abbiamo sostato.
Siamo partiti da Lugano e la prima tappa ci ha portati a Riquewihr, in Alsazia. Un paesino medievale molto ben conservato.


 Un po' tanto commercilizzato per i miei gusti, ma straripante di fiori. Ovunque si vedono composizioni bellissime.




Prima di lasciare l'Alsazia abbiamo fatto un giretto per Colmar, la visita di questa città mi ha un po' delusa, forse è più bella nel periodo dei mercatini, ma dopo aver visto Riquewihr, mi è sembrata poca cosa. Da qui siamo poi partiti per raggiungere la nostra meta, la Bretagna. Comunque la seconda tappa è stata Chartres dove ci siamo fermati per la notte. Avevo prenotato un albergo nei pressi dell'uscita autostradale che si è rilevato essere una vera schifezza, quindi appena arrivati ci siamo messi alla ricerca di una nuova sistemazione, rinunciando alla visita della famosa cattedrale... sarà per un'altra volta. La mattina dopo siamo partiti prestissimo e a mezzogiorno abbiamo raggiunto Le Conquet. Una località con un piccolo porto da cui partono i traghetti per tre piccole isole al largo del dipartimento Finistère.




Le Conquet è un villaggio molto carino, situato in una piccola baia, con un centro ben organizzato, bei negozi e ristoranti.



Poco dopo le due finalmente abbiamo caricato i bagagli sul traghetto e siamo partiti per l'Ile d'Ouessant, l'isola dove abbiamo trascorso la prima settimana di vacanza.



Cosa dire di questa isola?? Ci sarebbero così tante cose da raccontare. Di certo è un posto particolare, non facile. Il tempo cambia spesso e velocemente, quando c'è il sole è come se l'isola fosse avvolta in un immenso raggio di luce.



Ma quando (spesso) arrivano le nuvole, sono talmente basse, cupe e pesanti, da far precipitare tutto in un grigiore fatto di nebbia, pioggia, umidità. Il mare diventa come inchiostro e anche l'urlo dei gabbiani diventa triste e angosciante.



Un'isola piatta si direbbe, salvo poi ricredersi quando, girando in bicicletta, si sentono i muscoli delle gambe bruciare dallo sforzo (certo, io non sono molto allenata in questo senso...). A questo punto vale la pena accennare al fatto che sull'isola ci si arriva soltanto "a piedi" nel senso di "senza macchina". Gli unici a circolare con mezzi a motore sono gli abitanti del posto, che hanno delle vecchie macchine sgangerate (rigorosamente francesi) che da noi non trovi nemmeno dagli sfasciacarrozze.... ma per quei pochi chilometri da percorrere e per quelle stradine strette e nemmeno sempr asfaltate, vanno benissimo. I turisti girano in bici o a piedi. Noi abbiamo scelto la bici, più veloce e adatta anche a trasportare piccoli pesi.


Racconterò più avanti del soggiorno a Ouessant.
Dopo una settimana, siamo ripartiti nella giornata più bella e abbiamo ripreso la macchina che avevamo lasciato a Le Conquet. Dopo aver mangiato i mega panini "Formule" della Boulangerie del paese (1 filoncino con super imbottitura, 1 bottiglia di acqua e un dessert a scelta per 3 euro!), abbiamo imboccato la strada lungo la costa che da Conquet ci ha portato fino a Plouguerneau, dove avevamo riservato una "Chambre d'hôte". E qui inizia la serie di posti bellissimi in cui abbiamo avuto il privilegio di soggiornare, ospitati da persone straordinarie e gentilissime. In questo posto (Chambres d'Hôtes La Chèvre blanche) c'erano persino i dischetti di ovatta per struccarsi e i Q-Tips!, oltre a un arredamento davvero molto curato. Per non parlare della colazione!
Lungo la costa abbiamo visto villaggi molto belli e e spiagge meravigliose.


Ovunque fiori e giardini curatissimi! Dopo Plouguerneau abbiamo dormito a Paimpol e prima di raggiungere il B&B che avevamo prenotato, siamo andati a farci un giro al mercato delle pulci a Plouha, salvo poi scoprire che quel giorno ce n'era uno forse ancora più bello a Paimpol stesso. In questo B&B siamo stati accolti molto calorosamente da una bella famiglia, le stanze erano stupende, in stile rigorosamente Shabby


e spero tanto di poter incontrare ancora queste belle persone!! Questo il sito del B&B anche se purtroppo presto dovranno lasciarlo per trasferirsi a Dinard (altra cittadina della costa che vale la pena visitare).
Dopo Paimpol, il nostro percorso ci ha permesso di toccare una serie di località come Sables d'or Les Pins, Dinard appunto, Saint Malo (sempre affascianante!!). E abbiamo anche visitato il Castella de La Roche Jagu che in quel momento ospitava un'interessante mostra sui profumi.
Quindi è stata la volta di Fougères, con una sosta in un avventuroso B&B (M. lo ha definito più simile a un covo di brigatisti che una Chambre d'Hôtes...) e poi visita al bellissimo Parco botanico della Haute Bretagne!


Da qui siamo partiti alla volta di Asnières sur Oise, località moolto carina mezzora da Parigi, che abbiamo visitato a tempo di record in una giornata. Naturalmente abbiamo visto un millesimo di quello che c'è da vedere, ma essendo la prima volta a Parigi per entrambi, siamo rimasti comunque colpiti da questa immensa città. Ciò che più mi ha impressionato è proprio la grandiosità di tutto. Da ritornarci, naturalmente, con più calma e più tempo...



Molto bello il B&B di Asnières sur Oise (Le Clos des Fees), con un servizio impeccabile, direi da albergo di prima categoria...



Fine della prima puntata....






13 commenti:

  1. Ciao Cinzia, finalmente sei tornata, mi mancavi! Che viaggio magnifico che hai fatto, non vedo l'ora che pubblichi la seconda puntata. Affascinante l'isola, penso che mi piacerebbe moltissimo anche nelle brutte giornate, io amo i cieli scuri e bassi pieni di nuvole el'idea del mare come inchiostro e il grido dei gabbiani è nelle mie corde.
    Non sapevo che eri tornata ma sta mattina ci ho provato ugualmente, ti ho lasciato un commento nel post precedente a questo, è un'iniziativa che stiamo preparando ma troverai tutto spiegato nel commento, ovviamente se hai coglia di leggerlo. Ancora ben tornata e a presto. Antonella

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  2. Luoghi incantevoli! Colmar? la ricordo sporca. Non da buttare, comunque.
    Buona domenica

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  3. Tornata! mi ha fatto ridere il commento all'hotel lozzo, non hai delle immagini per condividere la porcheria? Ah sono ultra geloso perchè tu hai visto il parco botanico e io no! :D Ci sentiamo, buon pomeriggio!

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  4. Grazie tante! Mi sa che progetterò la mia prossima vacanza seguendo le tue indicazioni. Intanto, ben tornata!

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  5. Una vacanza incantevole complimenti!

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  6. Wow, le vacanze intineranti sono le mie preferite, con la bici poi ancora meglio. Confesso di provare un po' di invidia per il tempo cupo e nebbioso, che immagino anche non afoso ... in questi giorni il mio termometro si avvicina in modo inquietante ai 40 gradi ... pant pant ...
    Ben tornata!!!

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  7. hallo cinzia

    schreib mir doch eine email, ja ich verschicke dir gerne in den tessin :-)

    ganz liebe grüsse karin

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  8. Bentornata, cara Cinzia!
    Mi sembrano luoghi fatati :)
    Grazie per averli conivisi.
    Ciao e resto in attesa della prossima puntata.
    Lara

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  9. Oh wie schön sieht es dort aus!
    Liebe Grüße,
    Markus

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  10. Cara Cinzia, bellissimo il reportage. Da ragazza sono stata all'Ile d'Yeu, ospite di amici. Ne ho un ricordo bellissimo e le auto erano proprio come quelle che hai descritte. Le tue foto me l'hanno riportata alla memoria.
    Grazie per il tuo commento: il modello l'ho preso da un libro di cucito comprato in Giappone (forse lo puoi ordinare qui):
    http://www.boutique-sha.co.jp/book/list/2/1?page=10

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  11. Che meravigliosa vacanza hai fatto! Sono felice per te.
    (Anche un pò invidiosa).
    Aspetto il seguito del reportage. Buon fine settimana.
    Ciao
    Loretta

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  12. I camionisti qui in Italia portano sempre scritto sul frontale del loro bestione "INVIDIA CREPA". Adesso ho capito perché.
    Che dire. Le isole mi hanno messo tanta tristezza almeno quanta me ne mette Monti (qui in Italia quando accendi la tv c'è sempre un brutto vecchio che dice di volerci salvare dai guai e poi, siccome è tonto, ci finisce di inguaiare).
    Tutto il resto è un'esplosione di infiorescenze, di verde ordinato, di colori ben scelti, di gente cordiale, di territori vasti e ben tenuti che fanno venire voglia di andarci a vivere.
    Si diventa più belli a vedere posti così!
    Comunque la vacanza è sempre bella. E' il lavoro che fa schifo.
    Te l'ho mai detto che sei una brava fotografa?
    Compimenti per il restyling del blog. Si legge bene, è snello, veloce, semplice e leggermente frizzante. Mi piace. Brava.

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