domenica 4 dicembre 2011

Seconda domenica di Avvento



Iniziano i preparativi per Natale, almeno dal punto di vista organizzativo. E ogni anno mi sembra diventi più difficile... Siamo una serie di famiglie "ricostituite".
Cosa vuol dire?
Io sono separata e convivo con un uomo separato. Io ho tre figlie adulte, a loro volta sposate o conviventi con altrettanti uomini che hanno genitori separati... Incredibile vero?

Mettere insieme tutti, o quasi tutti, a Natale non è facile. Considerando che anche i miei genitori sono separati. E "per fortuna" che la famiglia d'origine del mio compagno è lontana... In questi giorni è tutto un discutere, chi sta da chi, chi viene e chi no, dove siamo stati l'anno scorso, dove andremo quest'anno?

Ciò che rende difficile la situazione è che non tutti gli ex coniugi sono ancora in buoni rapporti e dunque non vogliono festeggiare insieme. A volte è impossibile anche perché con le nuove relazioni si instaurano anche nuovi legami famigliari, e quindi il Natale diventa un momento di stress e di equilibrismo organizzativo. E i figli, per non fare torti a nessuno, per sfuggire a queste difficile decisioni e costellazioni, decidono di partire. Natale lontano da casa, in vacanza, al caldo...

Io da un lato mi dico, ok, è la loro vita, sono adulte, hanno il diritto di fare le loro scelte, anche a Natale. Dall'altro lato c'è la mamma chioccia in me che le vorrebbe sempre intorno alla mia tavola. Tanto più che ora ci sono anche i due nipotini. Mi sembra impossibile festeggiare il Natale senza di loro. Nei limiti dati dalle dimensione della mia casa, se potessi io la aprirei a tutti i componenti delle nostre famiglie, vecchi e nuovi compagni, vecchie e nuove famiglie, in fondo siamo tutti uniti dai nostri percorsi che a un certo punto si sono incrociati e un motivo ci sarà... Purtroppo non è "logisticamente" possibile e non tutti sarebbero disposti.

Per me come donna e persona, la separazione è stata una decisione saggia. Per le mie figlie, bensì fossero già tutte ormai maggiorenni quando abbiamo divorziato, è stata comunque una grande sofferenza e come famiglia il divorzio rende complicati molti aspetti delle nostre vite.
Il divorzio è una scelta che non rimpiango. Resta tuttavia un trauma e sotto certi aspetti, nella nostra cultura, ancora un ostacolo alla serenità e alla felicità di tutte le persone coinvolte.




6 commenti:

  1. Ein schönes Mosaik und eine schwierige Geschichte...ich hoffe, Du findest eine gute Lösung, damit Weihnachten genau so wird, wie Du es Dir wünscht.
    Liebe Grüße und einen schönen 2. Advent,
    Markus

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  2. Natale forse è solo un pretesto!
    Ogni tentativo di festeggiare qualcosa è l'espressione della voglia di stare assieme agli altri, di sentirne il calore, condividerne le storie, gli umori, le esperienze, le gioie, di incrociare le vite.
    In una sola parola è l'espressione della voglia di vivere!
    Quella che si tenta di nascondere è probabilmente la "solitudine" che comunque,a mio avviso, è bellissima.
    Ma la "solitudine" non è "isolamento"!
    Ogni tanto bisogna festeggiare, abbracciare, incontrare.
    Probabilmente "l'amore" è proprio la voglia di condividere la propria gioia di vivere con il resto del mondo.
    Buon divertimento!

    Complimenti per le splendide foto!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Cara Cinzia , sto facendo il corso per consulente familiare e l'ultima volta una signora simpaticissima, una neuropsichiatra , ci ha parlato della "margherita" delle relazioni della propria vita , che più è ricca di petali , più rende la vita ..viva! Sto sperimentando la cosa opposta : per esempio un'amica svizzera che vive qui vicino ha completamente smesso di farsi sentire . E' vero che anch'io avevo manifestato insofferenza verso certi suoi atteggiamenti . Ora si capisce anche il mio risentimento generico verso la Svizzera di questi ultimi giorni . In generale il Natale , festa ufficiale della famiglia, da noi crea sempre scompiglio , sarà per la storia familiare che ho alle spalle . Ricordo alcuni natali con i miei genitori e quelli di mio marito come degli incubi, si mettevano a parlare dei figli degli altri , di come erano realizzati e ricchi , come se noi fossimo "venuti male" . Per vivere bene il Natale devo far finta di non dargli importanza .Questa settimana comincerò lo stesso a preparare la casa e a realizzare qualche decorazione dentro e fuori , come quella bellissima che hai fotografato . Mi piace moltissimo.Intanto ti auguro un buon Avvento.

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  5. Ciao Cinzia. Sì è rrivato il libro e mi sono tuffata subito nella lettura: per ora riesco a dire solo "caspita!" ... per gli altri commenti mi riservo di arrivare alla fine.
    Noi giorvaghiamo spesso tra le montagne del nord Italia e un po' oltre, sarebbe veramente bello incontrarsi, chissà ... mai dire mai ...
    Buona attesa di Natale.

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  6. Wahrscheinlich taucht in jeder Familie vor Weihnachten die Frage auf wer, wann und wo. Und nicht immer ist es leicht allen Bedürfnissen gerecht zu werden, zumal an diesen Festtagen auch immer viele Emotionen und Erwartungen hochkommen.
    Mögest du für dich und deine Lieben die beste Lösung finden, damit du dich wohlfühlen kannst.
    Herzliche Grüsse
    Barbara

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